Ambiente: discarica Celico, Arpacal spiega le attività svolte

Discarica Celico

Discarica Celico

Cosenza – “A seguito delle ripetute segnalazioni, ricevute da privati cittadini e comitati, relative alla presenza di odori molesti provenienti dalla discarica sita in località San Nicola del Comune di Celico, di proprietà della MiGa Srl, il Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) interviene per chiarire le attività che l’Agenzia, in qualità di organo tecnico della pubblica amministrazione, dotato di adeguate strumentazioni, professionalità e indipendenza, ha svolto sull’impianto nell’esercizio delle sue competenze istituzionali”. E’ quanto dichiarato dal dipartimento Arpacal di Cosenza in merito alla discarica di Celico. “In riferimento alla presenza di odori nauseabondi presso il centro abitato di Rovito – è detto nella nota – si rappresenta che questa Agenzia, oltre ai controlli ordinari di cui all’art. 29 decies comma 3 del d.lgs 152/06 e ss.mm. ed art. 9 d.lgs 36/2003, i cui esiti sono stati trasmessi alle Competenti Autorità, ha effettuato una serie di rilievi per accertare quanto lamentato dai cittadini e dai comitati. In particolare, è stato effettuato, congiuntamente ai tecnici del Comune di Rovito e ai tecnici del Dipartimento Provinciale di Catanzaro, un monitoraggio per la determinazione delle sostanze organiche volatili i cui esiti, non evidenzianti presenza di sostanze pericolose e nocive, sono stati resi noti alle istituzioni e ai privati che ne hanno fatto richiesta. Gli stessi esiti e la segnalazione circa la presenza di emissioni odorigene al di sopra del corpo della discarica sono stati trasmessi alla Autorità Competente con nota prot. 42635 del 29/10/2014”. “Del perdurare delle lamentele dei cittadini di Rovito circa la presenza di odori provenienti dall’impianto e dello stato di avanzamento dei lavori di adeguamento autorizzati con decreto del Direttore Generale del Dipartimento Politiche dell’Ambiente (D.D.G.) n° 12587/2014, è stata data comunicazione alla Autorità Competente in data 15/12/2014 con nota prot. 49423; nella stessa nota questa Agenzia segnalava la possibilità di una sospensione delle sole attività di compostaggio, responsabili principali delle emissioni odorigene, in attesa del completamento delle modifiche migliorative sopra citate”. “Lo scorso 3 giugno, a seguito di ulteriore sopralluogo per verificare il rispetto del crono- programma trasmesso dalla MI.GA srl (nota del 5.01.2015 prot. n. 86), si è accertato che l’esercizio della discarica avveniva in maniera da mitigare le emissioni odorigene mentre permanevano le criticità, già riscontrate nei precedenti controlli, circa l’efficienza del contenimento delle emissioni odorigene generatesi nelle fasi di lavorazione/stabilizzazione dei rifiuti. In pari data si accertava che i lavori per la realizzazione delle opere strutturali, autorizzati con il D.D.G. n° 12587/2014, non erano ancora stati completati. Di quanto sopra è stata redatta apposita relazione trasmessa alle Competenti Autorità con nota prot. 20629 del 10/06/2015”. “Tali lavori – spiegano – consistono nella realizzazione di un capannone destinato alla ricezione e compostaggio dei rifiuti, con un biofiltro a servizio del capannone; i lavori sono ancora in fase di realizzazione ed il biofiltro non è stato ancora installato. I tecnici del dipartimento di Cosenza ritengono, infatti, che la realizzazione di tali lavori possa attenuare di molto il fenomeno di diffusione degli odori molesti”. “Nel corso del 2015, inoltre, – aggiungono – l’Arpacal ha effettuato due visite ispettive nell’impianto, esattamente in data 13 Marzo e 31 Marzo, per accertare, rispettivamente: la fattibilità delle modifiche da apportare al Piano di Monitoraggio e Controllo proposte dalla Ditta Mi.Ga alla Autorità Competente in data 19/02/2015 con nota prot. 17/2015 (istruttoria ancora in corso); i flussi dei rifiuti in ingresso, per come regolati dalle disposizioni urgenti emanate dalla Unità Operativa Progetto Rifiuti del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria”. “Pertanto, l’Agenzia – conclude la nota del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal – nei limiti delle proprie competenze, ha sempre svolto gli accertamenti sull’impianto in questione, conformemente al dettato normativo dell’art. 29 decies del D. lgs. n.152/06 e s.m.i., relazionando, puntualmente, all’Autorità Competente sulle criticità riscontrate e sulle misure da adottare. Giova ricordare che il “pubblico” può esercitare il diritto di accesso formale ai documenti amministrativi e alle informazioni ambientali, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195 e dalla legge n.241/90”.