Immigrazione: Furgiuele solidale con sindaco Corigliano

Furgiule-Salvini
Corigliano Calabro – “Piena solidarietà al sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci, che di fronte all’ennesimo sbarco di immigrati clandestini nel porto della sua città – dalla nave Corsi della Guardia Costiera qualche giorno fa sono stati sbarcati 254 immigrati – si è rifiutato di partecipare alle operazioni di approdo”. E’ quanto esprime in una nota, Domenico Furgiuele, coordinatore regionale Noi con Salvini. “Mentre in più occasione il sindaco ha denunciato che, per fronteggiare tale emergenza, ha provveduto ad anticipare risorse economiche comunali portate allo stremo, il prefetto Gianfranco Tomao – anziché spiegare come mai da gennaio, data del primo sbarco, ad agosto ancora il comune non sia stato rimborsato, pensa di rinfacciare al primo cittadino la sua impossibilità ad accogliere immigrati”. “Invece di avere dal prefetto – continua il coordinatore del movimento – lumi sul perché il governo è stato poco presente a Corigliano per l’alluvione, il Sindaco Geraci è stato costretto a giustificarsi per non aver favorito gli sbarchi con le “transenne”, dunque dimostrando di disconoscere che in realtà le stesse erano già impegnate a tutelare i cittadini di Corigliano dalle frane, dalle buche che ci sono per le strade e per le varie situazioni di pericolo post alluvione”. “Questa politica dell’accoglienza a tutti i costi non ci piace, – sostiene Furgiuele – è falsa ed utile non certo ai cittadini Calabresi che pagano le tasse, ma neppure agli immigrati che sono sfruttati dalle solite associazioni o cooperative “no profit” o di “progetto ed accoglienza”. “Un atteggiamento pericoloso quello di uno Stato che, – aggiunge – rappresentato da un ministro degli interni come Angelino Alfano, sta costruendo una realtà pericolosa per i cittadini italiani”. Facendo riferimento ai fatti accaduti a Mineo, Furgiuele sostiene di aver denunciato “l’ insicurezza che regna dentro e attorno alla struttura”. Per quanto riguarda i centri di accoglienza, Furgiuele scrive che “anche qui in Calabria si tratta di finti profughi che pensano di campare sulle spalle degli italiani e di poter fare qui da noi quello che vogliono vista la grande “tolleranza” dello Stato italiano nei loro confronti”. “Oggi è necessario ribadire – conclude – che questa è gente che non scappa da nessuna guerra, ed è funzionale a chi dell’accoglienza fa una ragione imprenditoriale, per questo comprendiamo il perché di tanta “ospitalità” nei loro confronti da parte di tante associazioni e cooperative, ma fra costoro e il sindaco Geraci , “Noi con Salvini” si schiera con quest’ultimo che per difendere gli interessi della sua comunità ha saputo opporsi al più comodo e popolare becero buonismo”.