Sanita’: Mauro nessun nuovo deficit di bilancio all’Asp di Cosenza

asp-cosenza600x45Cosenza: “Riguardo alle affermazioni comparse sugli organi di stampa da parte del consigliere regionale Carlo Guccione in merito al bilancio dell’ASP di Cosenza, bisogna subito considerare come le stesse siano quantomeno omissive. Il consigliere Guccione, infatti, omette di evidenziare che il conto economico relativo all’anno 2016 avrebbe addirittura registrato una sensibile riduzione del deficit rispetto al 2015 se l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza non fosse stata caricata degli oneri milionari derivanti dalla transazione sulle tariffe espletata dall’ufficio del Commissario e se non fosse stata costretta al pagamento dei decreti ingiuntivi esecutivi notificati per debiti contratti dalle precedenti gestioni e dai rimborsi in attuazione di sentenze definitive per danni da responsabilità professionali risalenti agli anni precedenti”. Lo afferma in una nota Raffaele Mauro, Direttore Generale ASP Cosenza, secondo il quale “ll consigliere Carlo Guccione, da tempo impegnato in inchieste di vario tipo sulla sanità calabrese, avrebbe fatto bene ad approfondire nei tempi dovuti tali procedimenti per prevenire gli effetti devastanti che pratiche del passato generano sui bilanci successivi”. Poi per Mauro, “lo stesso consigliere, inoltre, omette di precisare che nell’anno 2016 non si è potuto procedere alla detrazione delle somme relative agli obiettivi di Piano che nel 2015 sono state pari a circa 9 (nove) milioni di euro. Se il conto economico dell’anno 2016, dunque, venisse valutato – prosegue Mauro – al netto di tali incombenze, che nulla hanno a che vedere con decisioni o responsabilità dell’attuale gestione, registrerebbe un evidente saldo positivo rispetto all’anno precedente. Tutto ciò, oltretutto, nonostante l’attuale direzione aziendale non abbia affatto esercitato una gestione ragionieristica finalizzata a contenere il conto economico ed a comprimere i servizi. Infatti, sostanzialmente, nel 2016 si registra una riduzione del deficit nonostante il sensibile aumento della spesa per il personale conseguente a nuove e molteplici assunzioni di medici, paramedici, infermieri ed altre professionalità e l’incremento della spesa per farmaci oncologici e quelli indispensabili per la cura dell’epatite C”. Mauro ritiene “tale precisazione doverosa, non tanto per giustificare o valorizzare l’operato dell’attuale management, ma per dare un contributo alla chiarezza necessaria per l’affermazione del principio della realtà e della responsabilità istituzionale ed evitare così che posizioni evidentemente pretestuose per fini politici di parte possano affermarsi a danno del bisogno della cura dei cittadini”.