Province: Cgil, a Vibo Valentia dipendenti da 5 giorni su tetto

 

provincia-dipendenti-27Roma – Circa trenta lavoratori da cinque giorni, a turno, sono accampati, giorno e notte, sul tetto della sede della provincia di Vibo Valentia in Calabria, per protestare contro quattro mesi di mancato pagamento. Lo riferisce la Fp Cgil, spiegando che “da inizio anno, dopo mesi passati con stipendi erogati a singhiozzo, i poco piu’ di 370 dipendenti della provincia non percepiscono nulla per i servizi che, tra le mille difficolta’ dettate dal processo di riordino, forniscono ai cittadini”. “Stiamo vivendo in queste ore una situazione molto delicata, non solo sul versante ‘professionale’ ma soprattutto sul lato umano: tante lavoratrici e lavoratori della provincia versano in condizioni disperate, tra bollette non pagate e pignoramenti in atto”, dice Alfredo Iorno, segretario generale della Fp Cgil Calabria, che aggiunge: “Due giorni fa, sul tetto, siamo arrivati ad un tentativo di suicidio, sventato con un intervento quasi miracoloso da un altro lavoratore”.

Al momento non pare ci sia una soluzione alle porte, al contrario. “La prospettiva per il resto dell’anno, a situazione vigente, e’ che vengano erogati altri due soli stipendi”, racconta Bruno Schipano, Rsu della Fp Cgil alla provincia. “Il disequilibrio economico finanziario dell’ente infatti – spiega Schipano – e’ determinato da un disavanzo di oltre 6 milioni di euro per l’anno in corso che e’ il frutto di entrate pari a 14 milioni e uscite obbligatorie di 20,5 milioni. Senza contare i 3,5 milioni per le spese ordinarie, quelle per esempio della manutenzione di strade e scuole, che non ci sono e i debiti della provincia verso fornitori e altri che si trascinano dalla situazione di dissesto ante 2013, pari ad una cifra tra 15 e 20 milioni di euro”. Ma il tema, aggiunge Schipano, “non e’ solo il sacrosanto diritto allo stipendio ma anche l’erogazione dei servizi ai cittadini che si sta cancellando. Non protestiamo solo per il nostro stipendio noi protestiamo per la garanzia e il diritto ai servizi pubblici”. Secobndo la Cgil, sono i servizi, con i lavoratori, che si stanno cancellando. “Da mesi stiamo portando avanti una battaglia in difesa dei servizi pubblici, in difesa dei lavoratori che li forniscono, e contro chi vuole cancellarli, magari con l’intento di privatizzarli”, sottolinea il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca. “Situazione come quella di Vibo, cosi’ come quella della provincia di Biella, sono li’ a dimostrarci che un processo di riordino senza alcuna logica, ma fondato solo sui tagli alle risorse, porta diritti ad una situazione di collasso del sistema inevitabile”.

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