Sanita’: morte cineopearatore Rai a Reggio Calabria, 20 indagati

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Reggio Calabria – A distanza di un mese dalla morte di Pino Anfuso, 53enne giornalista della Rai, avvenuta presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, sono una ventina gli indagati dalla Procura di Reggio Calabria. Si tratta di una vicenda che si e’ consumata tra Genova, dove il giornalista era caduto procurandosi la frattura del piatto tibiale durante la festa di matrimonio di suo nipote, e Reggio Calabria, dove si e’ spento con ogni probabilita’ per embolia causata, secondo la denuncia dei familiari, a un errore medico nel dosaggio della terapia di seleparina, un farmaco che serve proprio a scongiurare l’embolia nei pazienti che subiscono fratture e devono stare a lungo immobilizzati, come Pino Anfuso al quale i medici di Genova avevano prescritto anche l’utilizzo di un tutore alla gamba. Dopo il ritorno a Reggio Calabria, il malore, quindi il ricovero in ospedale e a distanza di pochi giorni il decesso. La denuncia presentata dalla moglie di Pino Anfuso, Marisa Barbaro, accompagnata dall’avvocato Antonio Guarna, e raccolta oralmente presso il Posto fisso di Polizia nel nosocomio la mattina successiva al decesso, avvenuto nella notte dello scorso 28 maggio, ha dato luogo all’iscrizione nel registro degli indagati di 12 medici. Successivamente la prima denuncia e’ stata integrata su segnalazione dell’avv. Guarna che ha indicato al pm altri 3 medici. Lunedi’ scorso, la moglie di Pino Anfuso e la figlia maggiorenne, la quale nelle more ha nominato anche l’avv. Carlo Morace, hanno depositato in Procura un’integrazione di denuncia, segnalando un farmacista di Genova e un medico di Reggio Calabria. L’esame obiettivo necroscopico, eseguito dal medico legale Mario Matarazzo, al quale ha assistito il consulente della famiglia Anfuso, la dottoressa Marcella Borrello, avrebbe evidenziato la presenza di trombi multipli quale presunta causa immediatamente percepibile del decesso, ma sono ancora in corso gli esami clinici sui campioni di tessuti. Anfuso lascia la moglie e due figlie.