‘Ndrangheta: Acri; Dda, “Gencarelli chiedeva soldi a imprese”

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Catanzaro – Avrebbe abusato del suo ruolo di consigliere comunale e presidente della commissione Urbanistica del Comune di Acri per ottenere soldi dagli imprenditori a cui erano affidati gli appalti. E’ quanto ipotizza la Dda di Catanzaro nei confronti di Angelo Gencarelli, arrestato stamane nell’ambito dell’operazione “Acheruntia” . Diversi gli episodi contestati nell’ordinanza dell’inchiesta. Secondo l’accusa Gencarelli “abusando della sua qualita’ di consigliere comunale avvicinava l’imprenditore U.V. Tentando di costringerlo al pagamento di somme non dovute o in alternativa al pagamento di ore lavorative fittiziamente registrate e mai effettuate e, al rifiuto della vittima, sfruttando la sua veste istituzionale, estrometteva in maniera fraudolenta le imprese amministrate dall’imprenditore dal l’assegnazione di appalti e lavori pubblici del Comune di Acri”. Un altro imprenditore sarebbe stato costretto a versare all’ex consigliere comunale 1000 euro. Infine, Gencarelli, assieme all’ex sindaco di Acri Luigi Maiorano, avrebbe costretto la dirigente del settore 2 del Comune a concedere l’autorizzazione alla ditta della famiglia Gencarelli alla “raccolta piante spezzate a causa delle intemperie giacenti nel bosco di proprieta’ comunale in localita’ Galluzzo”.

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