Droga: Cosenza, cocaina sequestrata e’ arrivata dalla Colombia

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Cosenza – Era partita dalla Colombia la droga che e’ stata sequestrata ieri a Mendicino (CS) dagli agenti della squadra mobile della Questura di Cosenza. Il destinatario, Antonio Segreti, 34 anni, gia’ noto agli inquirenti per rapina e altri reati, e’ stato arrestato. La droga e’ stata fatta transitare attraverso Londra, per poi arrivare all’aeroporto di Fiumicino, a Roma. Qui i poliziotti, travestiti da corrieri, con tanto di furgone e divise prestate dalla DHL, che ha collaborato all’operazione cosi’ come la polizia inglese, hanno preso in consegna il pacco sospetto, individuato fin dal 5 agosto, consegnato ieri alle 12,50 a Mendicino. Segreti ha firmato la relativa ricevuta, confermando agli agent ifinti corrieri che era destinato a lui, ma quando si e’ avvicinato al furgone per prendere il pacco e’ stato arrestato dai poliziotti. Nel pacco, aperto poi su autorizzazione della magistratura, c’erano dei souvenir della Colombia e del Sudamerica e una poltroncina in tessuto imbottito con struttura in metallo. E’ proprio nelle parti metalliche della sedia, segate dai vigili del fuoco, che la polizia ha trovato circa 600 grammi di cocaina purissima, che, immessa sul mercato, avrebbe prodotto almeno 300.000 euro. A casa di Segreti sono stati poi trovati anche materiali per il confezionamento della droga.

Gli inquirenti ritengono di aver individuatoi il referente colombiano dell’uomo arrestato. “Abbiamo avuto contatti fin dal primo momento con la polizia giudiziaria e la magistratura britannica, che avevano individuato a Londra la droga, e abbiamo deciso di eseguire una consegna controllata” ha detto Marisa Manzini, procuratore aggiunto di Cosenza, che ha partecipato, questa mattina, alla conferenza stampa per l’arresto di Antonio Segreti. “Abbiamo un nome e un cognome del mittente colombiano – ha detto ancora la Manzini – e adesso vedremo di rintracciarlo, se esiste davvero, perche’ la vera attivita’ investigativa comincia ora”. Giuseppe Zanfini, capo della squadra mobile cosentina, ha poi spiegato: “Riteniamo che il mercato finale della droga sequestrata sia proprio Cosenza, ma dobbiamo capire se dietro il destinatario ci sia una rete di spacciatori”.

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