‘Ndrangheta: Gdf, sequestrate due societa’ nel Riminese

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Rimini – Un’attivita’ investigativa autonomamente condotta dal comando provinciale della Guardia di finanza di Rimini, le cui risultanze sono state pienamente condivise dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna, ha portato al sequestro preventivo di due societa’ operanti nella provincia di Rimini nel settore della ristorazione, bar e attivita’ simili che gestivano rinomati esercizi adibiti a bar-pasticceria nel centro di Riccione. Secondo la ricostruzione dei finanzieri le societa’ sequestrate erano riconducibili ai fratelli Michele e Francesco Bolognino, soggetti emersi nell’ambito dell’inchiesta della Dda felsinea denominata ‘Aemilia’ contro il radicamento della ‘ndrangheta sul territorio. Dalle verifiche delle Fiamme gialle riminesi e’ emersa da un lato la titolarita’ delle attivita’ commerciali in capo ai Bolognino, riconducendo conseguentemente al ruolo fittizio di meri prestanome compiacenti quello formalmente rivestito dagli attuali rappresentanti legali e degli intestatari delle quote delle due societa’, dalla altro di individuare patrimoni e disponibilita’ che, sempre secondo la Gdf, non trovano una giustificazione lecita e che risultano sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati ufficialmente. Per tale motivo, il tribunale ha disposto il sequestro delle due societa’ (secondo il combinato disposto dell’articolo 321 cpp e dell’articolo 12 sexies della legge 356/1992) che appunto e’ finalizzato alla confisca ‘allargata’ per sproporzione. Le aziende commerciali sottoposte a sequestro unitamente alle disponibilita’ patrimoniali e finanziarie relative saranno gestite da un amministratore giudiziario specificamente nominato dal tribunale che ne determinera’ anche il valore di mercato.