‘Ndrangheta: Raimondi, Aiello autentico galantuomo

Nunzio Raimondi

Nunzio Raimondi

Catanzaro – “Ho sempre creduto nella giurisdizione e non mi sono mai discostato dalla retta via che mio padre, Carabiniere, mi ha sempre indicato come l’unica che sia dato percorrere. In questo momento penso a Lui ed a quanto avrebbe sofferto se mi avesse saputo responsabile di un qualsiasi delitto. E penso a mia mamma, oramai avanti negli anni, dalla quale ho appreso valori e principi irrinunziabili, e che sempre mi ha rassicurato con amore”. Sono alcune delle parole pronunciate del Senatore Pietro Aiello, appresa la notizia della propria assoluzione con formula terminativa ampia. Sentenza emessa dal Giudice Distrettuale per l’Udienza Preliminare di Catanzaro, Giuseppe Perri, al termine del processo celebrato con il rito del giudizio abbreviato, e che ha assolto il senatore con la formula ampia “per non aver commesso il fatto” per il reato di voto di scambio politico mafioso.
Aiello ha sentito anche il dovere di “chiedere pubblicamente scusa alla mia famiglia, a mia moglie ed ai miei figli, i quali hanno sofferto insieme a me per un’accusa che non meritavo di ricevere ma che, con il loro costante sostegno, mi hanno consentito di non soccombere. E penso pure, in questo momento – ha aggiunto commentando la sente4nza di assoluzione – di gioia, ai miei tantissimi amici, ai miei cari elettori, ai quali tutti voglio confermare i sensi della mia gratitudine per la vicinanza morale e materiale che in questi difficili anni di attesa della giusta sentenza mi hanno riservato”. Aiello infine ha inteso “ringraziare il suo difensore, il Professor Raimondi, il quale, con passione ed altissima competenza, mi ha guidato ed incorag-giato nella certezza che la giustizia sarebbe alla fine arrivata”. Il giudice Perri si riservato di depositare la motivazione entro novanta giorni. Aiello era difeso dall’avvocato, professor Nunzio Raimondi che all’esito del processo di primo grado, ha dichiarato: “Scriveva Calamandrei: ‘Per trovar giustizia, bisogna esserle fedeli: essa, come tutte le divinità, si manifesta soltanto a chi ci crede”. L’avvocato Raimandi non ha dubbi “Piero Aiello è un autentico galantuomo ed ha serbato in questa tristissima vicenda una fiducia nei giudici ed un contegno connotato da una compostezza non comune. Ora – conclude – la sentenza di assoluzione piena lo ripaga di tante sofferenze e di tante denigrazioni che, imprudentemente, sono state sferrate al Suo indirizzo. Spero che, chi lo ha diffamato, ora gli chieda pubblicamente scusa.”.
Il pubblico ministero Elio Romano, aveva richiesto per il Senatore Aiello, all’esito del giudizio abbreviato, la pena di anni tre di reclusione ed 1.000,00 euro di multa.

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