Mafie: Ferla (Dia), oggi privilegiano corruzione a violenza

Nunzio-Antonio-Ferla
Roma -“Sempre di piu’ le mafie tradizionali, pur mantenendo ciascuna caratteristiche endogene ben precise e perdurando in una serie di costanti ‘patologiche’, privilegiano la corruzione alla violenza, scegliendo una strategia di sommersione”. Lo ha affermato il direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla, presentando al Viminale i dati dell’attivita’ annuale della Direzione investigativa antimafia. Nella sua analisi dei profili evolutivi delle mafie, Ferla ha ricordato come queste ultime, oltre ad accumulare capitali, si dimostrino sempre piu’ capaci di “reperire e impiegare ‘capitale sociale’ ovvero di manipolare e utilizzare relazioni sociali, combinando legami forti (che assicurano lealta’ e senso di appartenenza) con legami flessibili e aperti verso soggetti esterni all’organizzazione mafiosa e appartenenti al mondo politico, imprenditoriale e istituzionale, garantendo cosi’ ai clan un ampio ed eterogeneo serbatoio di risorse relazionali”. Secondo gli analisti della Dia, “le organizzazioni criminali, che manifestano sempre piu’ una forza espansiva che travalica i confini nazionali, sono straordinariamente abili ad adattarsi ai vari ambiti territoriali e sociali, sfruttando tutte le opportunita’ offerte dalle differenti discipline legislative preferendo Stati non cooperativi in cui le ‘maglie larghe’ dei sistemi normativi agevolano le attivita’ di penetrazione e di reinvestimento”.