Vatileaks: Chaouqui, “rifarei le stesse scelte”

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Cosenza – “La mia vita e’ stata consacrata alla missione del Santo Padre di cambiare la chiesa”. Lo ha detto Francesca Immacolata Chaouqui nel corso della conferenza stampa che si sta tenendo a San Sosti, nel Cosentino. “Farei anche adesso le stesse scelte – ha detto Chaouqui – perche’ se uno crede in cio’ che fa deve andare fino in fondo. Dopo qualche giorno dalla mia nomina mi resi conto che non tutti l’avevano gradita – ha detto Chaouqui – perche’ Papa Francesco ha saltato la Segreteria di Stato, e qualcuno ha voluto far capire al Papa che le nomine non si fanno cosi’. Arrivo’ un dossier, dalla Segreteria di Stato, sulla mia vita – ha detto ancora la Chaouqui – che conteneva foto prese da Facebook, cose di una vita normale di una persona normale, e tanti screenshot di twitter assolutamente falsificati. Fu fatto avere alla stampa e fece il giro del mondo – ha detto Chaouqui – facendo capire che la scelta di Papa Francesco era sbagliata”.

Vatileaks: Chaouqui, “c’e’ la Calabria nel mio futuro”
“Credo in questa terra e nei miei futuri progetti c’e’ di tornare qui ed investire qui”. Ha esordito cosi’ Francesca Immacolata Chaouqui nel corso di un’affollata conferenza stampa a San Sosti, il centro del Cosentino in cui e’ nata, alla quale partecipano alcuni rappresentanti politici comunali e moltissima gente del paesino calabrese. Chaouqui, membro della Pontificia Commissione referente sull’Organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede, e’ indagata nel caso Vatileaks 2 per una fuga di notizie riservate del Vaticano. Francesca Immacolata Chaouqui e’ arrivata scortata da due guardie del corpo, stringendo le mani dei compaesani che l’applaudivano. Chaouqui ha parlato a lungo della Calabria, nell’introduzione del suo intervento Poi e’ passata al tema del processo che la riguarda. “Sono arrivata nella commissione del Vaticano nel luglio del 2013 – ha detto la Chaouqui – e non ero li’ per caso, ma per le mie capacita’ professionali, una esperta di comunicazione, si sbaglia se si fanno illazioni”.
Vatileaks: Chaouqui, “nessuna pressione su Paolo Berlusconi”
“Chiarisco che non c’e’ stata alcuna pressione, da parte mia, su Paolo Berlusconi perche’ il suo giornale non mi attaccasse, e lo ha detto anche lui”. Lo ha detto Francesca Chaouqui. “Il lavoro della nostra commissione e’ stata una vera via crucis – ha detto Chaouqui – e la mia permanenza in Vaticano e’ stata un’esperienza complessa. La Curia che resiste a Francesco esiste, ma la maggior parte e’ a favore delle riforme”.
Vatileaks: Chaouqui, su cardinale Bertone montatura giornalistica
“E’ stata fatta una montatura giornalistica sull’attico del cardinale Bertone”. Lo ha detto Francesca Chaouqui, oggi a San Sosti (CS). “Ha sempre avuto grande attenzione all’ospedale del Bambin Gesu’ – ha detto la Chaouqui – e parlare di ruberie da parte sua e’ davvero eccessivo, le ruberie in Vaticano esistono ma non sono queste”.

Vatileaks: Chaouqui, in mons. Balda nessun desiderio vendetta
Monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, accusato con Francesca Immacolata Chaouqui di aver divulgato documenti riservati del Vaticano non voleva colpire Papa Francesco. A sostenerlo e’ stata la Chaouqui, nel corso della conferenza stampa tenuta a San Sosti, il centro del Cosentino di cui e’ originaria. “Quando mi chiamarono per dirmi che dovevo andare in Vaticano d’urgenza, il giorno che mi arrestarono, mi interrogarono per 6 ore. E io dissi che ero incinta – ha detto Chaouqui, in lacrime, nel corso della lunga conferenza stampa – Capii subito cosa stava accadendo – ha detto – pensai a mons. Balda, e a come Balda fosse affascinato dal giornalista Gianluigi Nuzzi. Ma mons. Balda gli ha consegnato dei documenti solo per sostenere che la riforma di Francesco ancora non e’ stata messa in pratica – ha detto la Chaouqui – e c’e’ una sofferenza alla base del gesto, non una volonta’ di vendetta o di ripicca”.

 

Vatileaks: Chaouqui, riforme Papa vinceranno grazie a fedeli
“La riforma di Francesco non vince grazie ai cardinali, ma grazie a voi fedeli”: lo ha detto Francesca Immacolata Chaouqui, parlando a San Sosti (Cs). “Hanno detto che ho collaborato – ha spiegato in merito all’inchiesta delle autorita’ vaticane – ma specifico che non ho ammesso nulla, ho solo raccontato cio’ che sapevo e dalla mia bocca non uscira’ mai nulla delle tante conversazioni avute con il pontefice, e sono state tante. Da qui a due anni le carte di cui sono in possesso non saranno piu’ vincolate da segreto di Stato – ha detto ancora – ma oggi vi dico gia’ una cosa: chi autorizza gli arresti al Vaticano? Il Santo Padre? Ma e’ la segreteria di Stato che ha informato il Santo Padre della necessita’ del mio arresto e che lo ha male informato”.