Marchesini: “le mie ceneri in un cofanetto all’accademia D’Amico”

marchesini-annaRoma – “Ho gia’ adocchiato un posticino…”. Scriveva cosi’ Anna Marchesini nella sua pagine ufficiale, parlando del suo ‘dopo’. Un posticino nella sala riunioni della Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico dove avrebbe voluto fossero conservate le sue ceneri. “Ho gia’ adocchiato una vetrinetta in sala riunioni” scriveva l’attrice, “con un piccolo cofanetto verde di porcellana. Ritengo sia l’ideale per contenere le mie ceneri. E’ un’aspirazione che piano piano trovero’ il coraggio di far uscire alla luce. Che detto da un mucchietto di ceneri non e’ appropriato”, aggiungeva con la consueta ironia. “Posso tentare… E se mi ribocciano?” scriveva ancora facendo riferimento ai due ‘no’ che ricevette prma di essere ammessa all’accademia di cui dal 2007 sarebbe diventata una delle insegnanti, “e se poi l’accademia trasloca? E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No, eh! Essere spazzata via dall’Accademia no mai piu’!”.
Il rapporto di Anna Marchesini con la Silvio D’Amico e’ sempre stato molto stretto. “E’ stato il mio sogno entrare” scriveva, “Certe volte salivo in ascensore fino al quinto piano, salivo in ‘paradiso’ solo per sentire l’odore, attraversare un corridoio, fare una domanda, solo per ‘stare li'”.
Marchesini: una vita tra teatro e tv, con ironia e garbo
“Ho frequentato il classico liceo Classio a Orvieto: un classico!”. Comincia cosi’ il sito ufficiale di Anna Marchesini, in cui l’attrice umbra, gravemente malata da anni di artrite reumatoide, racconta fatti e misfatti della sua vita artistica con l’ironia, il garbo e la capacita’ di ridere di se’ stessa che l’ha sempre caratterizzata. “Per una serie di vicissitudini non ho frequentato la seconda elementare, ne ho dato solo l’esame, per cui dalla prima sono saltata alla terza – racconta Anna -. Il risultato e’ stato che in quinta elementare solo io credevo ancora alle Befana”. Pero’, poi, a 22 anni era gia’ laureata in Psicoogia all’Universita’ di Roma. Siamo nel 1975. La sua lunga carriera inizia nel 1976 quando entra all’Accademia nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, dove si diploma tre anni dopo come attrice di prosa. Tra i primi lavori, ancora da allieva, “Il borghese gentiluomo” di Moliere, sotto la regia di Tino Buazzelli, e poi “Trilussa Bazar”, con la regia di Mario Scaccia e Nino Mangano. Nel 1982 per la regia di Tonino Pulci “Il Fantasma dell’Opera”. “Per ogni estate affrontero’ un’estiva con la regia di Lorenzo Salveti, anche mio insegnante in Accademia, nel 1978/1979, 80 e 81: ricordo ‘Le donne al Parlamento’ e gli ‘Uccelli’ di Aristofane”.
Anna Marchesini e’ stata una donna dai molti talenti: attrice ma anche comica, doppiatrice, scrittrice imitatrice. Tra uno spettacolo e l’altro, agli inizi degli anni 80, si dedica al doppiaggio di cartoni animati, e’ anche la voce di Judi Garland nel “Il mago di Oz”. Tullio Solenghi lo incontra in Svizzera, in un programma per gli italiani. “Ancora rido”, scrive. Altre risate quando conosce Massimo Lopez. Il loro fortunato sodalizio inizia nel 1982, e subito decolla. Comincia “una sfrenata e ‘libidinosa’ attivita’ come autrice-attrice-regista insieme ai due nel Trio che non abbiamo mai voluto chiamare se non con i nostri nomi, a sottolinearne le individualita’”.
Scritturati dalla Rai di Genova per 13 puntate di un varieta’ radiofonico del sabato mattina, presto le puntate diventato 52, dal titolo “Helzapoppin RadioDue”. Nel 1984 Enzo Trapani li scrittura per il suo varieta’ televisivo “Tastomatto”. Il successo e la grande notorieta’ arrivano con la maratona di “Domenica In” nel 1985, quando il Trio viene premiato come Rivelazione dell’Anno e varca anche i confini nazionali, partecipando ad uno spettacolo al Lincoln Center di New York e a Buenos Aires. “Siamo quasi famosi nel mondo” commenta Anna. Nel 1988, al Teatro Sistina, tutto esaurito per il primo spettacolo teatrale del Trio, “Allacciate le cinture si sicurezza”; due anni dopo debutta “In principio era il Trio” che andra’ in tournee’ per tre anni e sara’ premiato con il “Biglietto d’oro”. Il Trio si scioglie nel ’92 ma la Marchesini continua a lavorare con Tullio Solenghi: nel ’96/97 debuttano insieme al piccolo Eliseo di Roma con lo spettacolo “Due di Noi” e una breve commedia, “I cinesi”.
Lavora anche da sola: nel 1988 al Teatro Olmpico debutta con il monologo “Parlano da Sole” nel primo atto “Un letto tra le lenticchie” di Alan Bennett e “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello nel secondo atto. “Un’immensa soddisfazione riempire da sola il Teatro Olimpico”.
E allora va avanti. Sempre all’Olimpico, nel 1999, con “una patatina nello zucchero” ancora Alan Bennett, e il personaggio esilarante della sessuologa Merope Generosa. Nel 2007 il ‘ritorno’ del Trio con tre puntate per la Televisione: “con i miei amici Massimo e Tullio ripercorriamo le pagine piu’ divertenti della nostra lunga, cicciosa scorpacciata di comicita’”. Poi la malattia ha progressivamente rallentato i suoi impegni. Dal 2007 la Marchesini insegnava all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, il suo primo, grande amore.