Appalti migranti: ex governatore Misericordia, “lontano da clan”

leonardo-sacco60x45-newCrotone  – “Leonardo Sacco ha deciso di sottoporsi ad interrogatorio e di rispondere alle domande del giudice benche’ fosse molto provato. Ha fornito la sua versione dei fatti precisando di non essere riuscito a leggere tutto il provvedimento. Ha escluso qualunque ipotesi di appartenenza e complicita’ con la criminalita’ ed ha chiarito di aver intrattenuto rapporti leciti ed autorizzati con tutti i fornitori”. E’ quanto hanno dichiarato gli avvocati Giancarlo Pittelli e Francesco Verri, difensori dell’ex governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto detenuto da lunedi’ scorso nel carcere di Vibo Valentia con l’accusa di associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione Jonny che ha fatto luce sulle ingerenze della cosca Arena nel centro di accoglienza di Sant’Anna. Questa mattina, Sacco e’ stato interrogato al palazzo di giustizia di Crotone dal giudice delle indagini preliminari Abigail Mellace, chiamata a convalidare il provvedimento d fermo emesso dalla Dda nei confronti di Sacco, del parroco don Edoardo Scordio ed altre 66 persone. Secondo quanto riferito dai due difensori al termine dell’interrogatorio protrattosi per oltre un’ora, Sacco ha spiegato di aver fatto tutto “alla luce del sole, tutto tracciato e ricostruibile, non ci sono appropriazioni di fondi da parte di alcuno”. Questa mattina si sono svolti anche gli interrogatori di altri 45 indagati dell’operazione Johnny, gran parte dei quali si e’ avvalsa della facolta’ di non rispondere in quanto non aveva avuto il tempo di leggere gli atti dell’indagine composti da oltre duemila pagine.

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