Rai Cultura ricorda Stefano Rodota’

stefano-rodota-1Roma –  “Tutti gli uomini nascono liberi ed eguali in diritti. C’e’ subito questa associazione tra liberta’, eguaglianza e diritti. Senza diritti non si puo’ essere liberi, senza diritti eguali la liberta’ non c’e'”: parole del giurista Stefano Rodota’, scomparso venerdi’, che Rai Cultura ricorda riproponendo le sue “Lezioni sui diritti” in onda tutti i giorni fino a mercoledi’ 28 giugno alle 14.30 su Rai Storia. Realizzate per il ciclo dei “Testimoni del tempo” nel 2013, le lezioni si incentrano su cinque aspetti: la rivoluzione della dignita’, con le conquiste legate ai diritti e alla parita’ tra persone; la salute, il “piu’ fondamentale dei diritti” con i delicati aspetti legati alla scelta di cura e tutela della salute; la genetica e i diritti; la persona e i suoi diritti, con la storia e i percorsi affidati alle moderne Costituzioni; e infine il diritto e il mondo digitale dedicato alle nuove frontiere nel delicato rapporto tra uomo e tecnologie. Un viaggio di alto valore etico e civile attraverso un patrimonio che, prima ancora di essere tutelato dalle norme, affonda le sue radici nella storia della modernita’, dalla Costituzione degli Stati Uniti d’America alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 fino alla breve ma intensa esperienza costituzionale della Repubblica Romana nel 1849. “La rivoluzione dei diritti e’ una rivoluzione che libera la persona. – ricordava Stefano Rodota’ – La libera in primo luogo dai poteri esterni che vogliono guidarne la vita, che vogliono condizionarne le scelte”.
Il ciclo di lezioni si ispira al saggio “Il diritto di avere diritti” pubblicato nel 2012.