Intimidazioni: furti e raid nella coop di Libera nel Reggino

Reggio Calabria 112-radiomobile600x400 – Ennesima intimidazione ai danni della cooperativa Valle del Marro, portata a compimento da ignoti che a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, hanno compiuto furti e danneggiamenti in alcuni terreni gestiti dalla cooperativa. In particolare sono tre gli episodi denunciati dalla cooperativa, fondata nel 2004 dal referente di Libera, don Pino Demasi. Nel primo caso, avvenuto al piu’ tardi domenica scorsa, in contrada Sovereto di Gioia Tauro, ignoti si sono introdotti in una coltivazione di kiwi, nel terreno della M.A.S., societa’ in amministrazione giudiziaria, ed hanno asportato il motore e il quadro elettrico di un pozzo di irrigazione. Gli altri due casi sono stati scoperti solo oggi. Nella stessa contrada previa forzatura di un cancello, sono stati tranciati i tubi di irrigazione all’interno di un agrumeto di otto ettari in contrada Sovereto di Gioia Tauro, e all’interno di una casa rurale e’ stato asportato un desabbiatore. Il terzo episodio riguarda il furto di un altro motore di irrigazione e la manomissione dell’impianto, in localita’ ponte Vecchio, in terreno adibito alla coltivazione di grano. I tre episodi sono stati denunciati ai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, diretta dal capitano Gabriele Lombardo.

“Gli ennesimi atti intimidatori perpetrati ai danni di due terreni confiscati alla ‘ndrangheta e gestiti dalla cooperativa Valle del Marro suscitano l’indignazione e la condanna dei calabresi onesti”. E’ quanto afferma, in una nota, il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, dopo essere venuto a conoscenza del fatto che, in questi ultimi giorni, sono stati manomessi i sistemi di irrigazione di un agrumeto e di un impianto di kiwi gestiti dalla cooperativa ed e’ stato domato per tempo un principio di incendio. Proprio di recente Oliverio aveva visitato il Centro Polifunzionale intitolato al sacerdote siciliano ucciso dalla mafia, padre Pino Puglisi, una struttura polivalente nata a Polistena all’interno di un palazzo confiscato alla ‘ndrangheta. Anche in quell’occasione aveva manifestato assoluto sostegno e incoraggiamento ad un’opera in cui, per la sua estrema concretezza “si costruiscono gli anticorpi per combattere la mala pianta criminale ed ogni tipo di illegalita’. Appena appresa la notizia degli ultimi atti intimidatori – ha detto Oliverio- ho manifestato telefonicamente a don Pino Demasi il sostegno della Regione Calabria e l’attivazione di ogni strumento utile e necessario alla difesa ed al sostegno di importanti realta’ che occupano giovani in un contesto di affermazione della legalita’ come metodo per produrre e svilupparsi. Nessuno -conclude il presidente della Regione- pensi che i ragazzi della Valle del Marro saranno intimiditi. Nessuno pensi di bloccare la loro attivita’”.