Migranti: la mappa dei porti, record sbarchi a Augusta

Aquarius-migrantiRoma  – Principalmente la Sicilia, ma non solo la Sicilia. Anche la Calabria, la Puglia, la Campania, la Sardegna. I migranti partiti dalle coste settentrionali dell’Africa sbarcano in piu’ porti italiani, per forza di cose quelli delle regioni del Sud: sono i piu’ prossimi alle zone di mare aperto dove i barconi colmi di disperati si avventurano e sono anche quelli piu’ comodi da raggiungere per le navi delle Ong o mercantili o per le unita’ militari del sistema Frontex. A ‘subire’ il maggior impatto e’ il porto di Augusta (Siracusa): dall’inizio dell’anno e sino alla data di mercoledi’ 28 giugno sono stati ben 13.000 (esclusi i rintracci a terra) i migranti sbarcati sul numero complessivo di quasi 77.000 arrivati in Italia dal primo gennaio scorso. Come dire che quasi il 15% del totale dei profughi che ce l’hanno fatta a superare il Mediterraneo sono transitati da Augusta. A seguire c’e’ Catania, con 9.620 migranti sbarcati (piu’ o meno il 12% del totale). In questa classifica che rimanda a drammi umani e all’emergenza che oggettivamente si crea sul territorio, ci sono Pozzallo (Ragusa) con 7.161 sbarcati; Palermo con 5.799.
Reggio Calabria e il primo porto non siciliano, con 5.606 sbarcati, seguita da Vibo Valentia con 5.229. Si torna nei porti siciliani con, nell’ordine, Lampedusa (5.168), Trapani (4.742), Messina (3.902). Di nuovo un porto calabrese, quello di Crotone (3.224), quindi la Campania con Salerno (2.896). Cagliari e’ l’unico porto sardo coinvolto in questa statistica nazionale, con finora 2.734 migranti sbarcati; tocca poi a Napoli con 1.443 (sono quelli sbarcati di recente dalla nave di Msf quando era in corso il G7 di Taormina e gli scali siciliani erano off limits). Segue Taranto con 1.419, di nuovo la Calabria, con Corigliano Calabro dove sono sbarcati 1.197 migranti; poi Porto Empedocle (Agrigento) con 750 sbarcati, e nuovamente la Puglia con i porti di Brindisi (539) e di Bari (248). Questo per la fase di sbarco, mentre ben diversa e’ la situazione per la fase successiva, cioe’ la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale, regione per regione. In testa c’e’ la Lombardia con il 13% di arrivi, poi ci sono Lazio e Campania con il 9% a testa; il Piemonte, l’Emilia Romagna e Veneto con l’8% ciascuno; la Toscana, la Puglia e la Sicilia con il 7% a testa; la Calabria con il 4% del totale; Liguria, Sardegna, Marche e Friuli Venezia Giulia con il 3% a testa. Quindi Abruzzo, Molise, Umbria e Trentino-Alto Adige con il 2% a testa; la Basilicata con l’1% e, fanalino di coda, la Valle d’Aosta con lo 0,2% del numero totale di migranti distribuiti sul territorio nazionale.