Consorzio Pecorino Crotonese no trattato Canada-Ue

Crotone – “Il Consorzio di Tutela della DOP Pecorino Crotonese esprime netta contrarietà alla ratifica da parte del Parlamento Italiano del trattato CETA tra Canada e Unione Europea. E’ un trattato sbagliato e pericoloso per la Calabria -sostiene il Presidente del Consorzio di Tutela Francesco Scarpino­poiché consente l’imitazione del nostro prestigioso prodotto che potrà essere realizzato in Canada e il paese nordamericano, con la ratifica del trattato, sarà di fatto autorizzato a produrre e vendere ai consumatori di tutto il mondo. Un caso eclatante di sfruttamento delle denominazioni per prodotti che nulla hanno a che fare con quelli originali. Condividiamo fino in fondo -continua -la battaglia sacrosanta di Coldiretti condivisa da una significativa alleanza con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food, Federconsumatori e Fair Watch) e di altre che si battono affinchè venga fermata la presunzione canadese di chiamare con lo stesso nome alimenti del tutto diversi. Questo è inaccettabile perché si tratta di una concorrenza sleale che danneggia i produttori e inganna i consumatori”. Nella nostra Regione -aggiunge -stiamo compiendo con il Consorzio di Tutela uno sforzo formidabile nella valorizzazione e distintività del prodotto con investimenti significativi e non possiamo permettere che il settore agroalimentare diventi merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale e della sicurezza. Da una prima stima, possiamo presumere che ci sarà una contrazione di numero di imprese, di prodotto, di occupazione e di valore dell’export. Ricordiamo che siamo l’ottava Regione per numero di prodotti tutelati e nessun prodotto calabrese riceverà protezione nel Canada. Infatti nell’elenco, dove figurano solo 41 nomi, non troviamo nessuna denominazione nostrana e la conseguenza è che non saremo protetti dalla contraffazione e a tavola si avranno prodotti di bassissima qualità”.

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