Orsa abbattuta: Enpa, e’ stato un crimine, boicottare Trentino

Roma  – L’abbattimento dell’orsa KJ2 in Trentino “e’ un vero e proprio delitto, un crimine contro gli animali, la natura, la biodiversita’ e in spregio ai milioni di cittadini italiani che hanno chiesto di lasciare in pace l’orsa, per chiarire le dinamiche dell’incidente in cui l’orsa sembra essere stata vittima di una aggressione e trovare soluzioni alternative alla troppo facile deriva dell’abbattimento”. Lo afferma l’Enpa, Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, che lancia anche una sorta di campagna di boicottaggio nei confronti del Trentino e della sua economia. “La Provincia di Trento – dice la nota Enpa – ha preferito non ascoltare nessuno, e ha di fatto autorizzato una caccia all’orsa, per mera vendetta o per altre incomprensibili finalita’”. Nella storia del nostro Paese “e’ stato toccato il punto piu’ basso sulla tutela degli animali, una sconfitta per il mondo scientifico e politico, totalmente incapace e sordo, o spinto da altri interessi nel promuovere le uccisioni di animali che in Trentino sono ostaggio di politiche cruente e crudeli, finanziate anche cospicuamente dalle tasse dei contribuenti italiani, che pagano profumatamente politici senza competenze e capacita’ di soluzioni. Tanto basta – dice ancora l’Enpa – perche’ i cittadini decidano di non recarsi piu’ in Trentino ne’ acquistare alcun prodotto di quella terra, avvelenata dall’intolleranza verso gli animali, dalla malapolitica, e anche, oltretutto, inquinata”.

 

 

Orsa abbattuta: Brambilla,non era necessario,responsabili paghino
Nessuna tregua fino a quando “non sapremo tutto quello che c’e’ da sapere, finche’ non saranno individuati i responsabili, finche’ i responsabili non pagheranno”, anche se questo “non restituira’ la vita a KJ2, rea di essere se stessa, un animale selvatico che reagisce alle “offese” dell’uomo con le unghie e con i denti. La responsabilita’ di questa morte ricade interamente su chi l’ha voluta e preordinata, ben sapendo che non era necessaria”. Lo ha detto Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, commentando la notizia dell’abbattimento dell’orsa diffusa dalla Provincia di Trento. “Non e’ bastato nel 2014 – ricorda Brambilla – il caso dell’orsa Daniza, uccisa dall’anestesia mentre tentavano di catturarla. Nonostante gli appelli, gli avvertimenti, gli ammonimenti, i ricorsi, l’amministrazione provinciale di Trento ancora una volta ha dato prova di prepotenza e crudelta’, dichiarando e portando fino in fondo una guerra all’orsa KJ2 terminata, come purtroppo avevamo previsto, con la morte dell’animale”. “Va da se’ – prosegue l’ex ministro – che invocheremo chiarezza in tutte le sedi, politiche e giudiziarie”. E a sua volta Rinaldo Sidoli, del Movimento animalista, dice che “l’unica speranza in questa brutta vicenda e’ che infiammi l’opinione pubblica, che porti l’indignazione al punto giusto, quanto serva finalmente a porre fine all’assurda persecuzione dichiarata in questo paese contro tutti gli animali selvatici (si caccera’ perfino dopo incendi e siccita’) e soprattutto contro i grandi carnivori, lupo e orso. Il Movimento animalista e’ e sara’ in prima linea sempre, per difendere il nostro patrimonio naturale contro la miopia, la grettezza, l’avidita’ di chi non solo non lo rispetta ma ne vuole fare strame”.

 

Orsa abbattuta: animalisti, malvagita’ umana scatenata contro KJ2
“Spesso si sente parlare del sud Italia come un inferno per gli animali, ma le cose nel profondo nord non sono poi tanto diverse. L’orsa KJ2, colpevole di essersi difesa da un uomo che l’ha colpita con un bastone, e’ stata barbaramente e crudelmente giustiziata a seguito dell’ordinanza emessa dal presidente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi”. Lo dice la Lega nazionale per la difesa del cane-LNDC, intervenendo anch’essa nelle polemiche scatenatesi dopo l’abbattimento ieri di KJ2. “L’ordinanza – sottolinea una nota dell’associazione – prevedeva la cattura o l’abbattimento del plantigrado, ma e’ evidente come si sia scelta quella che per alcuni uomini e’ sempre la strada piu’ semplice: l’uccisione. Il provvedimento emesso da Rossi era gia’ di per se’ sbagliato e questo tragico epilogo e’ assolutamente inaccettabile. LNDC si e’ appellata al Tar per bloccare questa decisione scellerata ma purtroppo la malvagita’ umana ha vinto sui tempi della burocrazia”. Piera Rosati, presidente LNDC, esprime tutta la propria amarezza: “KJ2, come Daniza, e’ morta per mano delle istituzioni, entrambe vittime del progetto Life Ursus. Ed anche in questo caso siamo di fronte ad un animalicidio in pieno regola”.
Rosati aggiunge che le autorita’ della Provincia autonoma di Trento “incuranti del ricorso presentato da LNDC e da altre associazioni – insieme alle centinaia di migliaia di cittadini che si sono schierati con noi a difesa dell’orsa – sono andate avanti per la loro strada e hanno ucciso KJ2, colpevole solo di essersi difesa. Oltre alla Provincia di Trento, considero responsabili di questa morte gli amministratori locali e tutta la politica che ha urlato a gran voce e senza vergogna l’abbattimento”. Inoltre – continua Rosati – “mi chiedo quale ruolo abbia giocato il ministero dell’Ambiente in questa vicenda visto che per l’ennesima volta si e’ dimostrato incapace di tutelare gli animali. Il presidente Rossi deve rassegnare le dimissioni per incapacita’ e incompetenza manifesta. La provincia di Trento, ancora una volta, si e’ mostrata irresponsabile e priva di etica, e ha dimostrato tutta la propria inettitudine gestionale nel progetto Life Ursus. Un progetto che, oltre a seminare sangue e dolore, e’ stato finalizzato soprattutto a percepire i lauti introiti elargiti dall’Unione europea”. Rosati conclude rilevando che “la morte di KJ2 per me, per LNDC e per tutti i cittadini italiani, segna l’inizio di una battaglia che porteremo avanti con tutte le forze disponibili e attraverso tutte le azioni legali possibili da intraprendere anche a livello europeo”.

 

Orsa abbattuta: Zanella (Verdi), denunceremo presidente Rossi
“Denunceremo il Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, per l’uccisione dell’Orsa KJ2, visto che si e’ constatato che l’animale era ricercato solo per aver risposto all’aggressione di un uomo con il suo cane il 22 luglio” Scrive in una nota Luana Zanella, esponente dell’Esecutivo dei Verdi, che spiega: “Infatti, ai sensi dell’articolo 544bis del CP ‘Chiunque, per crudelta’ o senza necessita’, cagiona la morte di un animale e’ punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.’. Crediamo che nel nostro Paese debba diventare prioritario la difesa dei diritti degli animali e noi Verdi ci batteremo nel prossimo Parlamento per togliere la licenza di uccidere altri esseri viventi dalle mani dell’uomo”. “La battaglia comincera’ a settembre – conclude la Zanella – con la raccolta di firme sulla nostra proposta di legge per abolire la caccia e proibire l’uccisione di animali protetti, ai sensi della direttiva comunitaria Habitat”.

 

Orsa abbattuta: Wwf, Kj2 ha pagato con la vita errori umani
“Non puo’ essere l’orsa a pagare con la vita errori umani. Avevamo diffidato la Provincia a procedere con l’abbattimento, perche’ inutile e’ senza ritorno, ma evidentemente le pressioni politiche sono state piu’ forti del buon senso”. Lo afferma Dante Caserta, vicepresidente Wwf, che interviene sulla morte dell’orsa KJ2 in Trentibno. Per Caserta, “e’ singolare che, sebbene l’orsa fosse stata individuata gia0 da tempo, l’abbattimento sia avvenuto proprio nella notte del weekend di ferragosto, quando gran parte delle persone sono in vacanza e l’attenzione mediatica e’ al minimo”. Il Wwf, si legge in una nota, “aveva gia’ segnalato come la presenza ricorrente di cani senza guinzaglio nella zona dell’attacco fosse con tutta probabilita’ alla base dell’episodio. Se le autorita’ competenti non lavorano per eliminare le cause che portano ad episodi spiacevoli, a farne le spese saranno sempre gli orsi, e questo non e’ accettabile”. Il Wwf “valutera’ nei prossimi giorni come procedere sul piano legale, e intanto convoca per fine settembre gli Stati Generali dell’Orso in Italia, perche’ gli ultimi episodi hanno messo in luce come sia indispensabile ed improcrastinabile un netto salto di qualita’ nella gestione del plantigrado, ancora sull’orlo dell’estinzione, su tutto il territorio nazionale”.

 

 

Orsa abbattuta: animalisti, denuncia penale per Provincia Trento
“Valutiamo l’opportunita’ di perseguire la Provincia Autonoma penalmente, fino ai massimi gradi di giudizio, per maltrattamento e uccisione ingiustificata di animale selvatico particolarmente protetto”. Lo scrive in una nota la onlus Gaia Animali e Ambiente, che nei giorni scorsi aveva depositato un ricorso al Tar di Trento contro l’ordinanza di cattura e uccisione dell’orsa KJ2 assieme alle altre organizzazioni aminaliste Oipa, Lac, Lida, Salviamo gli orsi della luna e Animal Amnesty. Un altro ricorso era stato presentato da Lega del Cane con 7 associazioni unite per provare a salvare Kj2. “E’ mancata un’accurata istruttoria dell’accadimento dei fatti”, sostengono le associazioni, secondo cui “per predisporre l’ordinanza si e’ tenuto conto solo della versione del malcapitato escursionista locale. Da successive indagini, piu’ accurate, e’ emerso che l’orsa ha ricevuto una bastonata in capo e secondo il coordinatore del Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento dott. Claudio Groff ‘un’orsa che aggredisce un uomo per difendere i propri cuccioli non ha un comportamento aberrante o contro natura’.
Secondo il presidente di Gaia, Edgar Meyer, “il comportamento tenuto dall’orsa non poteva essere definito di per se’ aggressivo perche’ occorreva verificare tutti i dati fattuali ai fini di una corretta istruttoria per ricostruire la dinamica dell’episodio. L’orsa non ha attaccato senza essere provocata. L’ordinanza di abbattimento si e’ basata su una ricostruzione dei fatti errata e superficiale”.