Cadavere nel bagagliaio in Calabria, fermati lituano e 2 ucraine

Cosenza  – Due cittadine ucraine e un uomo lituano sono stati fermati nel cosentino per l’omicidio di Zinchenko Yuriy, l’ucraino il cui cadavere era stato rinvenuto domenica domenica scorsa nel bagagliaio di una vettura sul lungomare di Cariati. I provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla Procura di Castrovillari, sono stati eseguiti dai Carabinieri. L’uomo, che fungeva da intermediario nel collocare al lavoro di badanti o negli esercizi pubblici del crotonese cittadini stranieri, in particolare dell’Est Europa, sarebbe stato ucciso per un contrasto di natura economica scaturito nell’ambito della sua attivita’.
I dettagli della vicenda sono stati oggetto di una conferenza stampa che si e’ tenuta oggi alle ore 11 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza alla presenza del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla.

Sono due donne ucraine, Iana Koshova e Liudmyla Popova, e un uomo lituano, Mihails Dimitriks, i tre fermati oggi dai carabinieri per l’omicidio di un ucraino di 46 anni, Yuriy Zinchenko, il cui cadavere e’ stato trovato domenica scorsa nel bagagliaio di un’auto ferma a Cariati (CS). Un altro uomo e’ al momento irreperibile. “L’uomo e’ stato accoltellato e poi attinto da colpi di pistola, e l’omicidio e’ stato consumato da 4 persone, con ruoli diversi”. Lo dice il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che oggi ha partecipato alla conferenza stampa che si e’ tenuta nella sede del Comando provinciale dei carabinieri, a Cosenza. “Tre persone sono state fermate, un uomo si e’ reso pero’ irreperibile – ha detto Facciolla – e pensiamo che il movente sia complesso e che attenga all’attivita’ che svolgeva la vittima di introdurre nel nostro territorio persone di nazionalita’ straniera, percependo del denaro, che poi lui collocava come operai o badanti”. “Si sfocia nel discorso delle truffe di falsi braccianti e del caporalato, di cui il territorio e’ purtroppo ricco – ha detto Facciolla – ed e’ facile fare soldi con questo sistema, grazie ad un sistema normativo che agevola questo tipo di truffe”. Le indagini proseguono per accertare altre eventuali responsabilita’.

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