‘Ndrangheta: giovane gravemente ferito da scoppio autobomba

Vibo Valentia  – Attentato in stile mafioso a Savini di Sorianello, nelle Preserre vibonesi. Un giovane di 28 anni, Nicola Ciconte, del posto, e’ stato investito dall’esplosione di un ordigno esplosivo collocato sotto l’automobile.  Lo scoppio e’ stato provocato dal meccanismo d’accensione della sua Opel Astra che il giovane stava per mettere in moto. Ciconte e’ rimasto gravemente ferito e per lui si e’ reso necessario l’immediato trasferimento in elisoccorso all’ospedale di Catanzaro. Sul posto i Carabinieri della compagnia di Serra San Bruno. L’attentato viene inquadrato dagli investigatori nella faida che da anni sta interessando il territorio delle Preserre vibonesi fra i clan Loielo ed Emanuele.

Il giovane, secondo quanto si apprende, rischia di perdere una gamba. E’ una vera e propria guerra quella che oppone le due consorterie ‘ndranghetiste che si contendono da anni il territorio delle Preserre vibonesi. Su un fronte i Loielo di di Gerocarne, da sempre braccio armato del “locale” di ‘ndrangheta di Ariola, frazione dello stesso comune di Gerocarne; sull’altro gli Emanuele di Sorianello, un tempo alleati. La faida e’ scoppiata nel 2002 con l’eliminazione da parte del clan Emanuele (alleato all’epoca ai Forastefano di Cassano allo Jonio) dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Loielo. Quindi l’operazione “Luce nei boschi” che ha portato in carcere nel 2012 il gruppo degli Emanuele, con la ripresa del territorio da parte di alcune famiglie riunite intorno ai figli dei Loielo. In questo contesto si sono verificati dal 2013 almeno 8 omicidi e quattro tentati omicidi. Uno scontro che va ancora avanti e che oggi ha fatto registrare un altro capitolo.

 

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