Depurazione: Castagna (Uil), Oliverio esca dal letargo

Catanzaro – “Salta l’incontro al ministero dell’ambiente sulla vertenza Valle Crati e, intanto, la situazione della depurazione in calabria peggiora sempre di piu’, causando seri danni all’ambiente e ai circa mille lavoratori del settore”. A parlare e’ il segretario generale della Uil cosentina, Roberto Castagna. “La Comunita’ Europea – spiega – ha condannato nel 2016, con sentenza esecutiva, la Calabria al pagamento di ulteriori 60 milioni di euro per il mancato adeguamento degli Impianti di Trattamento dei reflui fognari e si rischia la sanzione anche per l’anno 2017. Tutto cio’ – lamenta – accade nella completa indifferenza della Regione. Un comportamento gravissimo che rischia di compromettere, anche per il prossimo anno, le potenzialita’ turistiche dell’intero territorio costiero. Altro che “mare da bere” o montagna da godere”. Da oltre un decennio, secondo Castagna, “commissariamento e incapacita’ politica, unitamente ad una burocrazia lenta e farraginosa, hanno penalizzato pesantemente il settore della Depurazione ed il trattamento delle acque reflue causando gravi danni all’ambiente, al nostro mare e all’intero territorio. Centinaia di milioni di euro, stanziati per sanare un deficit nel settore del sistema depurativo, non solo non hanno prodotto risultati positivi quanto anche, nel 2017, i milioni destinati per un nuovo programma di efficientamento rischiano di disperdersi”. A questo si aggiunge, spiega ancora Castagna, “il rinvio del tavolo presso il Ministero dell’Ambiente, convocato dal commissario straordinario unico per verificare l’opportunita’ di eterointegrare il contratto di concessione, che di fatto crea ulteriori problemi alla Geko spa, Azienda che gestisce l’impianto di Coda di Volpe (Rende) e nell’attesa della risultanza dell’incontro scarica ingiustamente sulle Maestranze e sul programma degli investimenti previsti la soluzione del problema. Come sindacato – dice – sollecitiamo, per l’ennesima volta, l’assunzione di responsabilita’ da parte dell’assessorato di competenza ad assumere, con serieta’, la vertenza unitamente alla scelta del gestore Pubblico”.

Al presidente Oliverio la Uil chiede “l’avvio immediato della gestione unica e partecipata per predisporre un piano straordinario di intervento ed adeguamento dell’intero sistema depurativo. In merito, poi, alla costituzione dell’AIC (Autorita’ Idrica Calabrese) e degli EGA, la Regione – continua – potra’ avvalersi dei poteri sostitutivi nei confronti dei comuni inadempienti. Non ci sono, quindi, piu’ alibi per nessuno! Ma oltre ai grandi problemi, come Sindacato siamo a denunciare, ancora una volta, la vicenda che interessa i lavoratori della Geko spa, azienda che gestisce l’impianto di Code di Volpe, che subiscono ritardi e mancate retribuzioni per responsabilita’ aziendali ma anche per le continue morosita’ dei comuni che fanno parte del consorzio”. Castagna rivolge infine, un invito al Presidente della Regione “affinche’ si svegli dal lungo letargo e dia una risposta ai calabresi sul versante dell’Ambiente e ai circa mille lavoratori della Depurazione una vita lavorativa piu’ tranquilla”.