Zes Cz, Kr, Vv e Lt, Ciconte(Pd), esigenza intera Calabria

Catanzaro – “Non esistono primogeniture su un tema delicato quale la richiesta di istituzione della Zes. La Zona economica speciale, ormai da settimane oggetto di un grande dibattito cittadino, sarebbe infatti un’esigenza non solo per Catanzaro, ma per tutta l’area centrale della regione e addirittura per l’intera Calabria in considerazione dei gravi problemi, contingenti e strutturali, con cui la nostra amata terra è atavicamente alle prese”. Ha esordito così il vicepresidente del consiglio regionale Enzo Ciconte che pure avrebbe pieno titolo nel rivendicare l’idea, essendone stato promotore nella campagna elettorale condotta nei mesi scorsi per la carica di sindaco del capoluogo. A riguardo basti citare un passo del suo articolato programma in cui si legge peraltro: “Nella visione di una città metropolitana, Catanzaro deve puntare al recupero dell’identità perduta. L’obiettivo è la nuova assunzione di un ruolo direzionale, in particolare nel quartiere di Germaneto orientato verso l’istmo dei due mari”. Un passaggio chiave, messo in luce anche in occasione di interviste e confronti televisivi, che rimarca la necessità di una conurbazione con altre realtà importanti immaginando per la città perfino l’assegnazione della Zona franca urbana. Una Zfu che favorisca la crescita con fondi regionali, statali ed europei, al fine di incentivare i piccoli imprenditori e gli artigiani a restare o persino ad aprire ex novo in Centro. Senza contare un’asse Catanzaro–Lamezia e il progetto di fusione di alcuni Comuni per avere – ad esempio – uno dei lungomari più grandi d’Italia. Sullo specifico argomento, il vicepresidente Ciconte è fin troppo chiaro: “Ribadisco il mio intendimento di non voler fare a gara con Abramo,o chicchessia,riguardo a chi ha avuto per primo certe idee. La mia volontà, al contrario, è di portare avanti istanze, anche condivise fra i diversi schieramenti, che tutelino l’interesse supremo del capoluogo. Ma mi spingo oltre e, anche in virtù dell’incarico istituzionale attualmente ricoperto, provo a immaginare se non proprio una Zes regionale quantomeno una Zona economica speciale che potrebbe per così dire coincidere con il Centro Calabria. Un’area ampia e soprattutto strategica per un territorio peculiare come il nostro che può vantare, accanto a Catanzaro, città come Crotone, da valutare in un’ottica di forte attrattività turistica e quale scrigno di un patrimonio culturale di notevole pregio, e Vibo Valentia, altrettanto capace di vantare un hinterland in cui non mancano di certo le bellezze naturali e infrastrutture affatto marginali. Fra queste ultime annovero naturalmente un porto con un’ubicazione assai felice. Ecco dunque – prosegue l’on. Ciconte – che la discussione può arricchirsi di importanti spunti e contributi. Altro che polemiche sterili e infruttuose>. La parte conclusiva della riflessione del vicepresidente torna tuttavia a focalizzarsi sulla crisi da cui è afflitto il capoluogo: “Ritengo sempre più urgente e indefettibile una programmazione che contrasti alcuni fenomeni preoccupanti e purtroppo in atto da decenni come, su tutti, il lento ma progressivo “spopolamento” del nucleo centrale della città. Un luogo nevralgico, le cui sorti non possono essere affidate solo ai positivi risvolti che pure senza dubbio avrebbe sul piano generale l’assegnazione della Zes.Si tratta infatti di una richiesta fondamentale, come premesso e più volte ricordato,ma da tenere per il momento separata pur senza mollare di un centimetro la lotta per tentare di ottenerla. Il centro storico del capoluogo – prosegue il vicepresidente con evidente amarezza – va al più presto rivitalizzato con interventi mirati ed efficaci nel breve-medio periodo, altrimenti il rischio di un declino irreversibile diventa ogni giorno esponenzialmente più concreto. Ed è un peccato, dal momento che ci sarebbe la possibilità di invertire la rotta malgrado i tanti problemi con cui bisogna fare i conti. Deficit che riguardano una congiuntura finanziaria globale dietro a cui non ci si può però “nascondere”, sempre e comunque, anche perché i dati a livello nazionale segnalano una ripresa, seppur timida, merito dei Governi Renzi e Gentiloni,che bisognerebbe cavalcare per rimettersi in carreggiata. Si pensi allora ad apportare i giusti correttivi – chiosa l’on. Ciconte – al negativo trend che l’amministrazione comunale ha il preciso dovere di arrestare al fine di rivitalizzare il centro storico”.