Cosenza: cacciatore reggino denunciato da Polizia Provinciale

Cosenza – È accaduto in Contrada Brunetti, in agro di San Demetrio Corone. Durante un normale servizio di controllo del territorio predisposto dalla Dirigente Antonella Gentile e con il coordinamento del Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro, anche a seguito di numerose notizie confidenziali circa il perpetrarsi di atti di bracconaggio in alcune località dello stesso Comune, la pattuglia della Polizia Provinciale del distaccamento di San Giovanni in Fiore ha sorpreso un cacciatore mentre sparava fauna selvatica non cacciabile in questo periodo. Si tratta, nello specifico, dell’abbattimento di tre volatili della specie Merlo, che in base al calendario venatorio regionale è cacciabile esclusivamente dal 1° ottobre al 31 dicembre 2017.
Nel corso del medesimo controllo, effettuato dagli Agenti Emanuele Scalzo e Gianluca Congi, è risultato che il bracconiere non aveva neppure annotato sul prescritto tesserino venatorio gran parte della selvaggina cacciabile abbattuta (n. 6 tordi bottacci, a fronte di uno solo segnato).
L’uomo è stato immediatamente identificato e allo stesso è stata contestata l’ipotesi di reato di caccia in periodo di divieto per la specie abbattuta, oltre all’illecito amministrativo con sanzione di 154 euro per la mancata annotazione della fauna cacciabile. Si tratta di un trentasettenne originario e residente a Reggio Calabria, al quale gli Agenti della Provinciale hanno anche sequestrato un fucile cal. 12, comprensivo di custodia; venticinque cartucce cal. 12, a piombo spezzato; tre uccelli abbattuti, della specie Merlo.
L’operazione è stata già convalidata dalla competente Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Castrovillari.
“In aperta sfida alle leggi dello Stato, ma anche a quelle del rispetto ambientale e del semplice buon senso – ha commentato il Presidente della Provincia, Franco Iacucci – quotidianamente sul nostro territorio provinciale agiscono bracconieri, provenienti anche da altre province, che operano una carneficina faunistica inaccettabile e danneggiano anche gli stessi cacciatori onesti e rispettosi delle regole. Per questo motivo la vigilanza sul territorio da parte della Polizia Provinciale, già particolarmente intensa, verrà ulteriormente rinforzata al fine di contrastare e reprimere quanto più possibile i reati di bracconaggio”.
Per l’operazione condotta, il Presidente della Provincia ha anche espresso il suo plauso agli Agenti del distaccamento di San Giovanni in Fiore.

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