Omidicio Barresi: in carcere 38enne di Lamezia Terme

Reggio Calabria – E’ stato convalidato il fermo operato dalla squadra mobile della Questura di Reggio Calabria nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Antonino Barresi, 69 anni, pensionato di Villa San Giovanni (RC), avvenuto sabato scorso nel rione Modenelle di Arghilla’, alla periferia della citta’ calabrese dello Stretto. La persona nei confronti del quale il giudice delle indagini del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale procura, ha emesso la misura cautelare della custodia in carcere, e’ Enzo Bevilacqua, 38 anni, nato a Lamezia Terme. La vittima, ex dipendente delle Fs, era stata trovata carbonizzata sotto la sua auto, una Peugeot 206.
Bevilacqua e’ gravemente indiziato, con altri soggetti in via di identificazione, di concorso nell’omicidio e distruzione del cadavere del pensionato.
Il corpo del pensionato fu rinvenuto la mattina del 13 gennaio scorso, presso il rione Modenelle del Villaggio Arghillà , quando un equipaggio della Squadra volante, durante il normale servizio di controllo del territorio, individuava, all’interno di una piazzetta, la carcassa di un’autovettura completamente distrutta dalle fiamme. Sotto il veicolo, in prossimità dell’asse posteriore, tra le due ruote, vennero rinvenuti i resti carbonizzati di un essere umano.
Gli accertamenti preliminari premisero di risalire al proprietario del mezzo Antonino Barresi
Le successive investigazioni consentirono di accertare che la vittima, giunta ad Arghillà con la propria autovettura nel cuore della notte del 13 gennaio (ore 02,42 circa), fu investita con lo stesso mezzo (ante o post mortem) dato poi alle fiamme dagli autori del delitto, per cancellare qualsiasi traccia.
Scattato l’allarme dell’efferato delitto, gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Reggio Calabria, sotto le direttive della Procura della Repubblica, avviavano serrate indagini che permettevano di individuare, nel giro di 24 ore, uno dei responsabili dell’omicidio, anche con l’ausilio di attività tecniche, grazie alle quali venivano acquisiti rilevanti e specifici elementi indiziari sul coinvolgimento di Enzo Bevilacqua, come mandante, nell’omicidio del pensionato villese.
Venivano inoltre raccolti pregnanti elementi tali da far ritenere che il Bevilacqua potesse darsi concretamente alla fuga, una volta individuato dagli inquirenti come indiziato del delitto.
Le indagini della Squadra Mobile mirano ad individuare esattamente la causale che ha determinato il delitto che allo stato può genericamente ricondursi a fatti inquadrabili nella sfera personale di Enzo Bevilacqua, nonché ad identificare i complici che lo hanno eseguito con eccezionale efferatezza.

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