S.Eufemia d’Aspromonte: sindaco,non siamo paese illegalita’

S. Eufemia d’Aspromonte (Reggio Calabria), 18 gen. – “Se e’ vero che siamo in campagna elettorale, e’ anche vero che non si puo’ descrivere Sant’Eufemia come un paese dove regna l’illegalita’, solo per attaccare questa amministrazione e cio’ che rappresenta. Nel nostro territorio il grande problema non e’ di certo il rispetto del codice della strada, ma le criticita’ sono ben altre. E in questo senso, in quanto amministratori, sfidiamo chiunque ad affermare che, in sinergia con le forze dell’ordine presenti sul territorio, non si stia facendo quanto in nostro potere per drenare e isolare fenomeni criminali ben piu’ concreti del mancato rispetto del codice della strada”. E’ lo sfogo, affidato a un comunicato, del sindaco di S. Eufemia d’Aspromonte (Rc), Domenico Creazzo, in merito a recenti critiche sollevate a carico della sua amministrazione.
“E’ un dato di fatto – afferma – che il nostro comune necessiti di maggiori controlli in questo senso, ma e’ altresi’ un dato di fatto che vincoli economici, di bilancio e del personale, non consentano un’azione immediata e capillare. Cio’ in cui noi confidiamo, e che a buona parte dei cittadini di Sant’Eufemia non manca, sono il senso di responsabilita’ e il senso civico. In merito alla questione delle motociclette della polizia municipale esposte al primo piano del Municipio, invece, ci si potrebbe fare una grassa risata – continua – nel vederle additare come uno spreco di questa amministrazione: si tratta di un acquisto di quarant’anni fa”.

 

Secondo Creazzo, “definire il comune “militarizzato” e’ una forzatura tale da non essere in alcun modo giustificabile”. Noi, rivendica, “abbiamo sempre fatto in modo che la nostra vita personale e professionale non influisse sulla nostra gestione della cosa pubblica, ed e’ alla luce di questo che non permetteremo a chiunque altro di fare altrimenti.
Abbiamo sempre accettato e continueremo ad accettare le contestazioni per motivazioni giuste, perche’ siamo fermamente convinti che far emergere le cose negative serva a migliorare e a migliorarci. Ma non accettiamo e non accetteremo mai – precisa – le strumentalizzazioni gratuite che, prima di fare danno a noi, lo fanno all’intera comunita’, facendo anche passare sotto silenzio quanto di buono e’ stato fatto.
Cio’ che ci guida, da sempre, sono – assicura – il senso pratico (fare cio’ che concretamente e’ possibile fare rispetto al contesto) e il buon senso che purtroppo, come nel caso di questo attacco gratuito e costruito ad arte, e’ venuto completamente a mancare”.