Giornata Braille: evento all’Universita’ della Calabria

Cosenza – In occasione dell’undicesima Giornata nazionale del braille, la scrittura tattile che ha consentito ai non vedenti di eliminare la barriera che li divideva da lettura e apprendimento, all’Universita’ della Calabria si e’ svolto il simposio “Il braille: una via d’accesso alla Cultura, all’Umanita’, alla Vita”, promosso dal Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con il Servizio Studenti con Disabilita’, DSA e BES dell’ateneo e con le cinque sedi calabresi dell’Unione Ciechi. La manifestazione ha voluto focalizzare l’attenzione sull’importanza che i “puntini” pensati da Louis Braille rivestono per chi ha problematiche visive.
“Il buio crea barriere e limitazioni, distanza dall’umanita’ diffusa – ha detto Annamaria Palummo, Consigliere nazionale della UICI – e noi vogliamo spiegare come, attraverso la magia dei puntini creati dal genio Braille, si possa rintracciare ed evidenziare un ponte che colleghi il buio all’umanita’”. La scrittura braille ha avuto un’enorme importanza nell’ambito formativo, promuovendo autonomia e integrazione per i non vedenti. Da qui la necessita’ di una didattica appropriata, argomento di cui si e’ discusso nel corso del simposio. Pietro Testa, presidente regionale della UICI, ha sottolineato che la Calabria, come, purtroppo, molte altre regioni italiane, ha ancora molto cammino da fare in direzione della vera integrazione. “C’e’ ancora molto da fare nell’abbattimento delle barriere architettoniche – ha detto Testa – e anche noi cittadini non siamo educati, visto che parcheggiamo dove capita, anche sugli scivoli per i disabili. Tra vent’anni, forse, riusciremo ad ottenere cio’ che vorremmo”.