Giustizia: Gratteri, in certi territori difficile ruolo avvocato

Catanzaro – “Fare l’avvocato in questo territorio non e’ facile: ho lavorato quasi 30 anni in provincia di Reggio Calabria e in 30 anni ne ho visto uccidere 6-7”. Lo ha detto il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, nella conferenza stampa sull’arresto del responsabile dell’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso, ucciso a Lamezia Terme il 9 agosto 2016.
“Il lavoro del penalista – ha proseguito – e’ molto difficile e delicato, ed e’ fatto di molti equilibri perche’ gli ‘ndranghetisti sono anche paranoici e nel dubbio uccidono. Poi, la concorrenza e’ spietata, ci sono troppi avvocati, non molti ma troppi, che fanno penale, i clienti – ha rilevato il procuratore della Direzione distrettuale antimafia – sono sempre meno rispettosi e ossequiosi, sono piu’ scostumati degli ‘ndranghetisti di 50 anni fa perche’ molti fanno uso di droga o si sentono onnipotenti perche’ hanno molti soldi. Per questo fare l’avvocato diventa sempre piu’ difficile e sempre piu’ pericoloso. Allora, l’invito agli avvocati e’ quello di essere sempre piu’ duri e rigorosi e di mantenere sempre la scrivania tra lui e il cliente e – ha concluso Gratteri – il consiglio all’Ordine degli avvocati e alle Camere Penali di essere molto piu’ duri e feroci con chi commette violazioni deontologiche o comportamentali”.

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