Calabresi nel Mondo: maggioranza Regione, “ecco il cambiamento”

Reggio Calabria  – “Dopo la recente operazione “Calabresi nel mondo” e’ sempre piu’ evidente come in Calabria fosse vigente un intricato sistema di fondazioni, comitati, aziende ed enti, tutti finanziati con fondi pubblici. Milioni di euro, utilizzati per fini diversi dall’interesse dei cittadini, finivano per arricchire comitati di affari in salsa politico-affaristico ed a volte anche mafiosa. Un sistema che Mario Oliverio ha, con coraggio e fermezza, ha smantellato mettendo in liquidazione, commissariando e sciogliendo vari carrozzoni come Calabria Etica, Terina, Calabresi nel Mondo, Afor/Calabria Verde, Fincalabra, solo per citarne alcuni”. Lo affermano in una nota Sebastiano Romeo (Pd), Orlandino Greco (Oliverio presidente), Giuseppe Giudiceandrea (Democratici e progressisti), Giovanni Nucera (La sinistra), capigruppo di maggioranza in Consiglio regionale. “Questa – aggiungono – e’ la sostanza del cambiamento reale che il governatore Oliverio consegna ai calabresi, anticipando l’azione del magistratura, verso il cui operato ribadiamo sostegno e gratitudine. Al netto delle dovute garanzie per gli imputati, emerge un quadro inquietante di affari e clientele, di risorse europee utilizzate per fini privati, di comitati di affari abituati a “strozzare” la Calabria per decenni ed a prescindere dall’alternarsi delle coalizioni al potere. Mario Oliverio ha cancellato questo sistema, intaccando poteri e santuari mai scalfiti in precedenza e per questo, diverse lobbies, hanno reagito in ogni modo ed in ogni settore della societa’ calabrese. Questo lavoro continuera’, in una battaglia senza sosta per cambiare la Calabria e liberarla definitivamente dal giogo politico/affaristico/mafioso di coloro i quali vorrebbero tenere i calabresi sotto scacco.
Sappiamo bene che la strada e’ ancora lunga – concludono – ma il cambiamento e’ certificato e sotto gli occhi di tutti, non si fermera’. Avanti presidente Oliverio, la Calabria dei cittadini onesti apprezza al di la’ di ogni appartenenza partitica”.