‘Ndrangheta: rogo in una casa con 6 rumeni, arrestato boss

Reggio Calabria  – Appicco’ l’incendio in una casa di Reggio Calabria con l’obiettivo di uccidere sei rumeni, tra cui due bambini in tenerissima eta’: con questa accusa e’ stato arrestato dalla Polizia di Stato un boss della ‘ndrangheta nel capoluogo calabrese. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio plurimo e’ stata eseguita su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
L’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria ha consentito di individuare nel boss l’autore materiale di un incendio appiccato, a fine febbraio, ad un’abitazione nella zona sud di Reggio Calabria. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alle ore 11.00 presso la sala conferenze della Questura di Reggio Calabria.

Tentato omicidio plurimo e incendio doloso aggravati dalle modalita’ mafiose sono i delitti che la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria contesta all’uomo arrestato questa notte dai poliziotti della Squadra Mobile. I fatti risalgono al 27 febbraio di quest’anno, quando veniva data alle fiamme l’abitazione di fortuna in cui aveva trovato riparo una donna rumena di 46 anni senza fissa dimora, che ospitava quel giorno altri connazionali con bambini. Gli occupanti della casa stavano festeggiando un compleanno quando improvvisamente si sono accorti delle fiamme che divampavano all’interno, facendo appena in tempo a mettersi in salvo scavalcando una finestra posteriore che dava su un cortiletto circondato da alti muri di cinta. I Vigili del Fuoco e le Volanti erano accorsi sul luogo per domare l’incendio, appena scattato l’allarme al servizio 113 della Questura

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