Droga: sgominata rete con baby-spacciatori, 6 arresti a Crotone

Crotone – E’ di sei arresti e 16 persone denunciate e sottoposte all’obbligo di firma il bilancio di un’operazione anti-droga denominata ‘Sommelier’ condotta dalla Polizia di Crotone. L’indagine, durata diversi mesi, ha documentato il coinvolgimento di diversi minorenni nella rete di spaccio. In un caso, uno degli arrestati, utilizzava la figlia tredicenne per il confezionamento e la cessione di cocaina.

Le persone arrestate sono: Domenico Berlingieri, 49 anni, Leonardo Bevilacqua, 35 anni, Alfonso Carvelli, 40 anni, Santo Cava, 52 anni, Orlando Genovese, 39 anni (ai domiciliari) e Leonardo Passalacqua, 44 anni (in carcere), tutti con precedenti specifici. I sei uomini avevano messo in piedi un vero e proprio supermercato della droga, concentrato nella citta’ di Crotone ma anche nei paesi vicini, che aveva come base il quartiere di via Acquabona dove viene effettuata giornalmente la vendita e l’acquisto di droga, in particolare cocaina, e piazza Umberto nei pressi del liceo classico.
Gli investigatori della squadra Mobile, diretta da Nicola Lelario, nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Crotone, hanno monitorato per diversi mesi i protagonisti di quest’attivita’ effettuando diversi sequestri a conferma delle numerose intercettazioni nelle quali si commissionava la preparazione della droga che poi veniva ritirata presso le abitazioni degli spacciatori arrestati. Nel traffico venivano impiegati anche minori; i poliziotti hanno infatti accertato che, in diverse occasioni, la figlia tredicenne di uno degli arrestati veniva impiegata nella preparazione e nella cessione della cocaina: la bambina era talmente addentrata al contesto criminale in cui viveva da comprendere esattamente il significato delle richieste del padre nonostante questi, per timore di essere intercettato, impiegasse un linguaggio criptico. Infatti la droga veniva chiamata in diversi modi tra i quali “vino”, “bottiglie” “birra” mentre in alcuni casi il padre chiedeva alla figlia minorenne “portami due o tre carabinieri”.
All’operazione, oltre agli uomini della Squadra Mobile hanno preso parte i poliziotti del Reparto prevenzione crimine di Cosenza e unita’ cinofile di Vibo Valentia. Oltre ai sei arrestati, la Polizia ha denunciato altre sedici persone accusate di concorso nello spaccio alle quali il gip Francesca Familiari ha applicato solo la misura dell’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria.

Droga: procuratore, chiusi dei veri e propri market a Crotone
“Una indagine esemplare che ha permesso di chiudere due veri e propri supermercati della droga nel centro cittadino”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, commentando nel corso di una conferenza stampa l’operazione della Squadra Mobile che ha portato all’arresto di sei persone per spaccio di stupefacenti a conclusione di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Alfredo Manca.
Le richieste di misure cautelari erano state complessivamente 22 “ma il gip – ha spiegato il procuratore Capoccia – ha sorprendentemente rigettato le nostre richieste e mi rammarica che il giudice abbia creduto al sotterfugio usato dagli spacciatori per sfuggire alle leggi, cioe’ spacciare tante piccole dosi mai tenute insieme. Noi abbiamo documentato fino a 30 cessioni da un grammo ogni giorno”. Nel corso della conferenza stampa il questore di Crotone, Claudio Sanfilippo, ha elogiato “i ragazzi della Mobile che hanno condotto un’attivita’ di polizia in modo brillante”.
Il capo della Squadra Mobile, il vice questore Nicola Lelario, ha specificato che “non si tratta di una organizzazione di spacciatori, ma di una rete che lavorava in modo autonomo su due piazze di Crotone e che utilizzava anche familiari, come molti minorenni ed anche una bambina di 13 anni, per i suoi scopi criminali”. Alla conferenza hanno preso parte anche il sostituto procuratore Alfredo Manca, che ha condotto l’indagine, ed il vice capo della Mobile, Antonio Concas.

 

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