Intimidazioni: solidarieta’ “Libera” a madre vittima mafia

Vibo Valentia – Solidarieta’ da “Libera” a Teresa Lochiatto vedova Luzza, alla quale nel pomeriggio di ieri e’ stata recapitata una lettera anonima contenente tre proiettili di pistola e la foto del figlio Pino, vittima innocente, ucciso vent’anni fa dalle cosche della ‘ndrangheta vibonese. “I componenti delle ‘ndrine sono capaci di tutto – scrive “Libera” in una nota – anche di simili gesti inumani. Perche’ solo chi apparentemente ha sembianze umane, puo’ essere capace di cosi’ atroce gesto: rievocare il dolore di un figlio ucciso, con la minaccia evidente che l’altro figlio, Matteo, da sempre impegnato in Libera, fara’ la stessa fine. Alla signora Lochiatto, a Matteo Luzza, attualmente responsabile regionale del settore memoria di Libera Calabria, vanno la sincera vicinanza e solidarieta’ dell’intera rete di Libera regionale. In Calabria – continua “Libera” – c’e’ chi vuole impedire che continui il nostro impegno perche’ giovani, imprenditori, commercianti, giornalisti, sacerdoti, scuole, associazioni, sindacati, facciano fronte comune per impedire il dilagare della ‘ndrangheta. C’e’ anche chi ritiene che con tali gesti intimidatori si ritorni ad un clima di paura e di omerta’, che non ci si costituisca piu’ parte civile nei processi di ‘ndrangheta o per richiedere il ristoro dei danni nei confronti dei carnefici. Lo vogliamo ribadire con forza anche attraverso questo comunicato, anche se lo faremo nei modi e nei tempi opportuni ad Acquaro: il nostro impegno continua, consapevoli che solo attraverso una cittadinanza attiva e responsabile, solo attraverso il riappropriarci del nostro passato – come insegnava Antonino Caponnetto – potremmo riappropriarci anche dell’avvenire di questa nostra Terra. Tale impegno, sempre secondo colui che ha reso operativa l’idea del pool antimafia di Rocco Chinnici, va assunto “con decisione, fermezza, serenita’, ma anche con amore e speranza”. Questo – si legge infine – l’invito che rivolgiamo a tutti coloro i quali ritengono di doversi spendere per una Calabria libera dalla ‘ndrangheta dalla corruzione e da ogni forma di violenza e di sopruso”.

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