‘Ndrangheta: Bombardieri, svolta dopo tentato omicidio Consiglio

Reggio Calabria – “Dopo il tentato omicidio di Salvatore Consiglio l’attivita’ investigativa che gia’ c’era ha segnato un punto di svolta, il Comando provinciale dei Carabinieri e il Gruppo di Gioia Tauro neocostituito si e’ impegnato, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Gaetano Paci e della dottoressa Sciglio, concentrandosi su questa nuova realta’ criminale che aveva subito minore attenzione rispetto alle cosche storiche dell’area rosarnese, Pesce e Bellocco”. Lo ha detto il procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, commentando gli esiti dell’operazione Ares, che ha visto i Carabinieri eseguire 31 fermi. “E’ evidente che peraltro – ha aggiunto Bombardieri – anche l’attenzione giudiziaria delle operazioni che hanno seguito le sorti dei Bellocco e dei Pesce ha favorito la cosca Cacciola. Da quel momento si e’ aperto un quadro che ci consente di delineare le dinamiche interne alla stessa cosca che ha vissuto delle frizioni interne tra i giovani riferibili alla figura di Domenico Cacciolascomparso nel 2013 e i vecchi reggenti della cosca Cacciola, con Giovannbattista Cacciola, federata ai Grasso. All’interno abbiamo percepito una divisione peraltro sfociata anche nel tentativo di omicidio di Salvatore Consiglio, e una serie di interessi economici che andavano dal traffico internazionale di droga, in cui la cosca Cacciola si faceva referente anche per conto di altre articolazioni criminali, con importazioni per centinaia di chili di cocaina, nonche’ di migliaia di chili di hashish e marijuana dal Marocco attraverso la Spagna. Siamo riusciti a monitorare anche una serie di reati in materia di armi, che hanno trovato riscontro anche nei sequestri eseguiti stamattina.

‘Ndrangheta: operazione Rosarno, sequestrati beni per 5 mln

Beni per un valore stimato di circa 5 milioni di euro sono stati sequestrati dai Carabinieri nell’ambito dell’operazione “Ares” contro i clan della ‘ndrangheta di Rosarno. Fra i beni sequestrati un fondo agricolo messo a disposizione della cosca “Cacciola-Grasso” per occultare le armi della consorteria e l’autovettura sistematicamente impiegata per il trasporto delle armi, attivita’ commerciali ed un’azienda di spettacoli pirotecnici con sede a Vibo Valentia che,s econdo l’accusa, veniva utilizzata per il confezionamento di ordigni esplosivi utilizzati per il danneggiamento di attivita’ commerciali.
Nel corso delle perquisizioni effettuate sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro complessivamente: un fucile a canne mozze calibro 12; un fucile mitragliatore AK47; un mitragliatrice calibro 9 marca Uzi; un pistola calibro 9; munizionamento vario tipo e calibro e caricatori; 8 kg di marijuana e 3 kg di hashish; denaro contante per circa 900.000 euro.

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