Regione: Guccione, gravi violazioni legge su edilizia sociale

Catanzaro – “Oggi e’ grave che un Dipartimento della Regione Calabria sia omissivo rispetto a un dettato normativo ben preciso. E’ la stessa Regione a violare la legge 36/2018 “Norme di indirizzo per programmi di edilizia sociale””. Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio regionale e al presidente della quarta Commissione per denunciare “una serie di violazioni in merito alla legge”. Guccione aggiunge: “Nella seduta del consiglio regionale dello scorso 4 giugno l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Musmanno, in merito all’interrogazione da me presentata sulla legge 36/2008 “Norme di indirizzo per programmi di edilizia sociale”, ha convenuto sul fatto che non e’ mai stata data attuazione, anche in questa legislatura, all’articolo 8 della legge 36/2008 che impone al Dipartimento dei Lavori pubblici di trasmettere una relazione trimestrale dettagliata sull’attuazione della legge alla Commissione consiliare competente. Un obbligo teso a garantire una adeguata trasparenza sull’iter e sull’andamento dell’attuazione della legge regionale che dispone di una copertura finanziaria di 175 milioni di euro, tesa a soddisfare il bisogno abitativo delle giovani coppie, delle ragazze madri, delle famiglie con reddito medio-basso e di quelle al cui interno vive un diversamene abile. Il quadro che emerge a distanza di dieci anni dall’entrata in vigore di questa legge – prosegue il consigliere regionale del Pd – e’ alquanto preoccupante: con riferimento agli interventi eseguiti da soggetti pubblici ne sono stati considerati ammissibili 41; dei suddetti interventi ne sono stati avviati dai soggetti attuatori soltanto 21, per un totale di 253 alloggi. Dei 21 interventi avviati solo sei sono stati completati, per un totale di 35 alloggi. Per quanto riguarda i soggetti privati complessivamente erano stati ammessi a finanziamento 100 interventi, per un totale di 2807 alloggi. Tra revoche, alloggi ridotti e la legge approvata poi nel 2017 – che consente la delocalizzazione e la conversione degli interventi da vendita a locazione anche con riduzione dell’obiettivo fisico – le cose sono cambiate nel corso degli anni e ad oggi dei 94 interventi rimanenti per un totale di 2195 alloggi ne sono stati completati solo 599″.

Guccione parla di “situazione allarmante che rischia di consegnare alla Calabria un notevole numero di alloggi di edilizia sociale incompiuti e anche un enorme contenzioso visto che, in corso d’opera, sono state cambiate le condizioni di partenza e i requisiti del bando del 2010 in base alla legge 36/2010, consentendo di diminuire il numero degli alloggi da costruire mantenendo inalterato il finanziamento pubblico ottenuto in seguito alla partecipazione al bando del 2010 per la costruzione di alloggi di edilizia sociale in locazione o in proprieta’. E’ una norma ad personam – sostiene ancora il consigliere regionale del Pd – quella approvata nel luglio del 2017 che rischia di aprire una serie di contenziosi. Questa norma non ha avuto ne’ il voto mio, ne’ quello di altri consiglieri”. Secondo Guccione “cambiare le regole del gioco in corso d’opera della legge 36/2008 e del bando del 2010 sull’edilizia sociale – scrive il consigliere del Pd nella lettera – rischia di aprire una voragine che potrebbe causare un grave danno al bilancio regionale. Gli interventi pubblici e privati, a distanza di anni, rischiano di diventare solo dei cantieri che si protrarranno nel corso del tempo senza arrivare alla fine dei lavori, provocando uno spreco di risorse economiche enorme. Oltre 110 milioni di euro sono le risorse che ancora oggi non si sono trasformati in alloggi di edilizia sociale. Basti pensare – conclude il consigliere regionale del Pd – che su 2807 alloggi previsti, oggi tra riduzioni e revoche siamo arrivati a un totale di 2195, di cui solo 599 sono quelli completati”.