Regione: M5S, illegittimo acquisto palazzo Provincia Cosenza

Catanzaro  – “Abbiamo formalmente diffidato il governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, a non acquistare per intero il palazzo degli uffici della Provincia di Cosenza, che il suo presidente di allora, cioe’ lo stesso Oliverio, compro’ dalla societa’ Pirelli 6C per 8milioni e 400mila euro, contraendo un mutuo trentennale con rata da circa 700mila euro all’anno”. Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5s Francesco Sapia, Bianca Laura Granato, Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito, che aggiungono: “La legge non permette questa nuova operazione, che sarebbe uno scandalo spaventoso e, pare, in dirittura di arrivo. Infatti, in una nota del 2 novembre 2017 del capo di gabinetto della Presidenza regionale, Gaetano Pignanelli, si legge che l’immobile in questione deve rientrare nella piena disponibilita’ della Regione Calabria. Cio’ malgrado la legge consenta il subentro della Regione, quale proprietario, per la sola parte in cui sono ubicati i dipendenti transitati alla medesima, corrispondente a quasi la meta’ del fabbricato. Oltretutto, il numero – specificano i parlamentati 5stelle – di dipendenti provinciali transitati alla Regione rappresenterebbe il 27%, dunque nemmeno il 50% del totale”. Nella loro diffida, trasmessa anche all’attuale presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, e per conoscenza alle Procure di Catanzaro, di Cosenza e della Corte dei conti, i parlamentari 5stelle hanno avvertito: “Sarebbe un finanziamento illegittimo l’acquisto dell’intero immobile allo scopo di alleggerire la Provincia di Cosenza delle rate di mutuo ancora da pagare”. Inoltre la Regione “dovrebbe documentare che esso e’ indispensabile e indifferibile, nonche’ la congruita’ del prezzo”.
Secondo i 5stelle va chiarito pure perche’ la Regione Calabria a guida Oliverio abbia gia’ liquidato 779.270,63 euro alla Provincia di Cosenza per spese di gestione dell’immobile in argomento, quando ad oggi sono li’ presenti i dipendenti rimasti alla Provincia, umiliati perche’ pagati a singhiozzi, e quelli dell’Aterp cosentina per come si evince dalle carte”.

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