Sanita’: Sculco, lo scenario e’ desolante

Reggio Calabria  – “Non basta investire risorse proprie senza accedere a contributi pubblici, non basta realizzare strutture sanitarie d’eccellenza, non basta assumere tante giovane professionalita’, non basta fornire servizi sanitari di qualita’ di cui l’intero territorio regionale necessita. No, tutto questo sembra non bastare per sopravvivere imprenditorialmente in questo settore e in questa regione”. E quanto afferma la consigliera Flora Sculco (Calabria in rete) che aggiunge: “Tra un commissario per il piano di rientro ottuso e chiuso al dialogo, convinto che la sanita’ si possa gestire con il pallottoliere solo per far ‘quadrare i conti’, senza tenere presente che si sta giocando con la salute dei crotonesi, ed una Asp provinciale che non riesce a fare una programmazione dei servizi sanitari puntuale e precisa e soprattutto corrispondente ai reali fabbisogni della popolazione, a Crotone si sta commettendo il delitto perfetto. Mi sono stancata di esprimere, cosi’ come fatto piu’ volte, la mia personale solidarieta’ e quella dell’intero movimento che rappresento a Massimo Marrelli, Antonella Stasi e a tutti i dipendenti del Marrelli Hospital – sottolinea Sculco-. Non so piu’ quante volte, in questi ultimi anni, siamo dovuti intervenire a supporto delle ragioni del Marrelli accanto a quel comitato che non si e’ mai stancato di lottare. Ci troviamo davanti ad uno scenario istituzionalmente desolante. Sono stata presente alla visita del sottosegretario alla Sanita’, ho ascoltato le sue parole, ma non ho visto nessuna reazione. Ho ascoltato il ministro della Salute, i suoi annunci, anche la dichiarazione di affrontare in modo diverso il piano di rientro della Calabria, ma anche qui non ho visto alcuna decisione”. Flora Sculco conclude cosi’: “L’unica cosa che si sta concretizzando e’ il licenziamento di 300 professionisti della sanita’, trecento posti di lavoro in meno a Crotone, trecento famiglie che ritornano nel baratro della precarieta’. Crotone e l’intera Calabria non possono permettersi questo scempio. C’e’ bisogno di un fronte istituzionale e politico compatto per difendere gli interessi di Crotone e della Calabria. Una struttura come il Marrelli Hospital che, tra i suoi obiettivi, ha anche quello di ridurre il drammatico fenomeno della migrazione sanitaria necessita dell’impegno e del sostegno di tutti. Ecco perche’ – conclude – oggi lancio questo appello a tutte le rappresentanze istituzionali crotonesi e calabresi a far fronte comune per scongiurare questi trecento licenziamenti”.

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