Regione: firmato contratto integrativo personale Consiglio

Catanzaro  – E’ stato firmato il contratto collettivo decentrato integrativo del personale del comparto del Consiglio regionale della Calabria, relativo al periodo 2018 – 2020. Lo comunicano la segretaria generale della FP Cgil Calabria, Alessandra Baldari, e la segretaria generale della Cisl FP Calabria, Luciana Giordano.
“Il contratto sottoscritto – spiegano – applica a livello regionale tutte le innovazioni introdotte dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Funzioni Locali sottoscritto lo scorso 21 maggio 2018 e rappresenta una novita’ anche dal punto di vista della struttura del modello contrattuale. Il risultato ottenuto – aggiungono – costituisce un grande successo: l’ottimo lavoro di squadra ha consentito di giungere alla chiusura della fase negoziale in tempi brevissimi, rendendo esigibili le garanzie normative ed economiche disciplinate dal nuovo impianto contrattuale. Si e’ lavorato in un clima di grande collaborazione per il bene dei lavoratori, che ad oggi possono contare su un contratto definitivamente approvato che portera’ all’immediata attivazione dei vari istituti contrattuali”.

Nella nota si auspica “che le relazioni sindacali, caratterizzate da un clima di massima apertura e collaborazione con la rappresentanza della parte pubblica, possano proseguire sulla rotta intrapresa”. La FP Cgil e la Cisl FP colgono, inoltre, l’occasione “per ribadire, a gran voce, che il Consiglio regionale della Calabria non e’ la sede di “fannulloni”, non e’ un esempio poco virtuoso di Pubblica Amministrazione, ma il contrario. A Palazzo Campanella – scrivono le due segretarie – i lavoratori si recano quotidianamente per mettere al servizio dell’Amministrazione la propria professionalita’ ed esperienza. Parliamo di lavoratori che con dedizione e impegno, rispettano il proprio orario di lavoro, da sempre attestano la propria presenza con sistemi di rilevazione automatica e svolgono regolarmente la propria attivita’ lavorativa. Quanto accaduto investe le strutture politiche del Consiglio regionale della Calabria, non la struttura amministrativa. L’immagine dei lavoratori – si legge infine – ha subito un ingiusto discredito mediatico, ed e’ doveroso, da parte delle scriventi, riabilitarla facendo chiarezza”.