Fase 2: Federanziani, “Più attenzione ai nonni calabresi”

Cosenza – “Gentile Presidente, Caro Assessore, gli Over 65 in Calabria rappresentano quasi il 20% della popolazione con piccoli cambiamenti percentuali tra le province, dovuto allo squilibrio tra i decessi e le natalità. Ringraziando il Signore, la maggior parte degli over 65 calabresi sono in buona salute, forse perché la dieta mediterranea, i corretti stili di vita, o forse perché abbiamo l’aria più pulita rispetto ad altri territori, ci tutela e ci fa vivere più a lungo ed in qualità”. Inizia così una lunga lettera aperta inviata da Maria Brunella Stancato, presidente Senior Italia Calabria Federanziani, al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, all’assessore Gianluca Gallo e ai sindaci calabresi perché si dia maggiore attenzione alla problematica degli anziani.

“In questo periodo di Pandemia, gli anziani sono quelli che hanno pagato il maggior numero di vittime, e se la Calabria si è salvata, – si legge nella missiva – lo dobbiamo a tutti noi calabresi che abbiamo rispettato le regole imposte. “Gli anziani sono parte importante e determinante del sistema sociale, culturale, economico e politico del nostro Paese, – continua la lettera – sono persone che votano e determinato i governi, sono un supporto vitale per figli e nipoti, grazie alla propria disponibilità economica, fornendo così un servizio sociale importante, spesso sostituendosi alle istituzioni. Sono importanti dal punto di vista culturale, perché tante persone della cosiddetta terza età di alto livello culturale, sociale, professionale, o che provengono dal mondo dell’industria, dell’istruzione, del volontariato, sono impegnati giornalmente nei territori e fanno parte di associazioni, centri di aggregazioni culturali, centri sociali per anziani”.

“Gli anziani sono quelli che hanno subito e subiranno di più tutte le difficoltà future, – si legge ancora nella lettera – una categoria duramente provata dall’ emergenza sanitaria, ma completamente assente dai decreti e dalle misure che il governo ha messo in atto per sostenere la società civile. Sono loro che dovranno stare più attenti agli incontri, agli spostamenti, al distanziamento sociale, sono loro che subiranno di più la crisi economica in quanto loro non avranno nessun benefit da parte dello stato e/o da parte di nessuno, sono loro che dovranno rinunciare ad una passeggiata ed allo stare insieme”.”Gentile Presidente, le scriviamo per chiederLe una maggiore attenzione, abbiamo visto come sono state gestite le RSA, luoghi che dovevano essere protetti ed invece dovrà essere la magistratura a capire se ci sono state colpe od incuria nella gestione, – conclude la lettera – comunque vada sono sempre gli anziani ad aver pagato un prezzo molto alto”. Infine, un appello firmato da decine di “nonni” di tutta la Calabria. “Cara Presidente Jole Santelli, noi la consideriamo come nostra figlia, o nostra nipote, faccia conto che siamo i Suoi Nonni e ci dedichi un po’ più di attenzione, – vi si legge – ci aiuti a rendere i nostri luoghi di incontro più idonei e ci aiuti alla sanificazione dei locali ove ci sono, o a crearli dove non esistono, ognuno di noi ha un sogno nel cassetto, il nostro è quello di creare in ogni comune Calabrese un Centro di Aggregazione per Anziani funzionante e con tutti i locali a norma. Auspichiamo che ogni Comune possa realizzare il Parco dei Nonni, un luogo all’aperto dove poter fare attività fisica, ove poter seguire dei percorsi didattici per Senior, confidiamo e crediamo in Lei e nel suo aiuto, al fine di poter riprendere ad incontrarci in sicurezza ed in tranquillità. Le chiediamo per ultimo, ma non ultimo, se lo riterrà opportuno, un incontro presso la Regione Calabria per discutere di tutte le problematiche inerenti la Terza età nella ns Regione”.