Sabato al Grandinetti la commedia “Mbruagliu porta mbruagliu” della Compagnia “Vercillo” di Lamezia

Gruppo attori della Compagnia "Giovanni Vercillo" di Lamezia Terme

Compagnia “Giovanni Vercillo” Lamezia Terme

Lamezia Terme – Nuovo appuntamento con la rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”, promossa e organizzata dall’associazione “I Vacantusi”. Sabato 21 Febbraio alle ore 20.45 al Teatro Grandinetti andrà in scena con la commedia in dialetto lametino “Mbruagliu porta mbruagliu”, che sarà interpretata dagli attori della compagnia “Giovanni Vercillo” di Lamezia Terme, nell’ambito della quarta edizione della rassegna diretta da Nicola Morelli e Walter Vasta.
“Mbruagliu porta mbruagliu” è una commedia brillante, comica e farsesca, in due atti, costruita come “commedia del surreale o del sogno”, poiché raggiunge i limiti della follia, dal momento che è basata sulla credulità, sull’ignoranza, sulle superstizioni e sulle credenze popolari. Nella commedia, sapientemente diretta dal bravissimo regista-attore Raffaele Paonessa, emerge la cruda realtà quotidiana, fatta di paure, angosce, timori, miseria, ma anche bisogni, attese, speranze e illusioni. La meta è il paradiso terrestre, il bene materiale che apparentemente dona dignità e rispetto ad un uomo che invece vive miseramente il suo io, mettendo al secondo posto tutti coloro che lo circondano. Arriverà però per lui, il giorno del giudizio universale, in cui la realtà gli farà capire che….. “mbruagliu porta mbruagliu”. Un appuntamento da non perdere, che di certo farà registrare il tutto esaurito in teatro, così come è stato per tutte le precedenti commedie inserite nel cartellone di “Vacantiandu 2015”.
Il cast è formato da Raffaele Paonessa (che interpreta don Ferdinando), Lidia Macri (la moglie Concetta, Marta Serra (la figlia Stella), Pino Persico (l’uomo di fatica Ntoni), Gianluca Muraca (l’impiegato Mario Bertolini), Biagio Colacino (l’avvocato Lorenzo Strumillo), Luisa Vaccaro (la cameriera Mariuzza), Giovanni Paolo D’Ippolito (il coinquilino Vittorio Frungillo) e Gennaro Palmieri (il coinquilino Luigi Frungillo).