Arte: la pittrice Anna Capolupo protagoinista al Maca di Acri

Anna Capolupo

Anna Capolupo

Acri (Cosenza) – A partire da sabato 18 aprile, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) presenta un’ampia personale di uno dei giovani talenti artistici piu’ interessanti a livello nazionale: la pittrice Anna Capolupo (Lamezia Terme (Cz), 1983, vive e lavora a Firenze). Gia’ protagonista dell’edizione 2013 del progetto espositivo itinerante Young at Art, promosso dal museo alle pendici della Sila Greca, Capolupo, autrice di una pittura energica, vitale e coinvolgente, ha vinto l’edizione 2014 del premio internazionale Limen Arte e, nello stesso anno, e’ stata finalista al Combat Prize e al Premio Terna. La mostra del MACA e’ la prima che l’artista realizza all’interno di uno spazio museale pubblico e, come tale, mira a dare vita a una rassegna la piu’ esaustiva possibile della sua attivita’ pittorica, che, seppur breve, data la giovane eta’, e’ gia’ ricca di tematiche trattate con estrema maturita’ e un’attenzione costante alla sperimentazione di tecniche e materiali.

Berlin-Apart

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Il percorso espositivo, suddiviso in cinque capitoli (La citta’, Il mare, Il bosco, Il corpo, La Calabria), trova il suo filo conduttore nella ricerca sullo spazio e le sue infinite manifestazioni geometriche e prospettiche, che Capolupo restituisce in tutta la loro vitalita’ cromatica e realta’ materica, superando l’idea di una pittura dalla resa fotografica.

Di-solito-qui-mi-perdo

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Mescolando colori acrilici, tempere, gessi e grafite su strati di carta grezza, l’artista da’ vita a un risultato sinestetico in cui lo sguardo dello spettatore incontra la consistenza tattile del cemento, del ferro, della terra, delle ceramiche e degli intesi corpi nudi che abitano le tele e i disegni. Quest’accento sulla matericita’ della pittura fa parte di una ricerca teorica tesa al superamento della fotografia attraverso l’uso della memoria: i paesaggi ritratti non sono mai identici alla realta’ o alla sua copia fotografica, ma nascono dalla sovrapposizione di prospettive e suggestioni diverse trattenute dalla memoria dell’artista. Dove sono sempre stata e’ un percorso intimo che copre cinque anni di attivita’ pittorica e che regala la rara opportunita’ di seguire i cambi di direzione piu’ o meno marcati che sono connaturati al processo di maturazione e di evoluzione di un giovane artista, seguendone i viaggi, le fughe, gli incontri e il ritorno nella terra d’origine.

Reminiscenze

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