Cosenza: bilancio positivo per il Festival del Giallo

cosenza-gialloCosenza- Si chiude con un bilancio positivo la terza edizione del Festival del Giallo e del noir di Cosenza. Una due giorni molto intensa nel corso della quale, nel salotto allestito all’interno del Chiostro di San Domenico, si sono avvicendati alcuni autori appartenenti non solo al genere giallo o noir, nel senso più classico del termine, ma anche ai sottogeneri che ne sono scaturiti: il thriller o legal thriller, il pulp, ecc.
Comprensibile la soddisfazione dell’Assessore alla Comunicazione e agli eventi del Comune di Cosenza Rosaria Succurro che ha creduto nella manifestazione e che nella giornata conclusiva del Festival ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale.
Ad esprimere compiacimento per la riuscita della manifestazione anche il Direttore artistico del Festival del giallo e del noir Giovanni Guagliardi.
Tornando alla giornata di chiusura del Festival – gli appassionati che non lo hanno ancora fatto avranno ancora tempo fino a mercoledì 2 dicembre per visitare la mostra “Scatti in giallo” allestita al MAM – vivo l’interesse suscitato dagli ultimi ospiti: gli scrittori Gianluca Morozzi, Mimmo Gangemi, Vito Bruschini, Stefano Piedimonte e Alda Teodorani.
cosenza-giallo1A leggere alcune delle pagine più significative del libro, Amelia Nigro, accompagnata alla chitarra Massimiliano Curti.
“Lo specchio nero” è strutturato come un giallo classico e “alla fine – come ha spiegato al pubblico del Festival lo stesso Morozzi – c’è la spiegazione di tutto”.
Forte del successo dei suoi precedenti libri, “Il giudice meschino” e “Il Patto del giudice”, Mimmo Gangemi, calabrese di Santa Cristina d’Aspromonte, ha dialogato al Festival del giallo con Amelia Nigro, presentando un nuovo capitolo della sua produzione letteraria, edito da Garzanti, “La verità del giudice meschino”, che torna a parlare di ‘ndrangheta e che riprende il personaggio del magistrato Alberto Lenzi. Ultima protagonista dell’edizione 2015 del Festival del giallo, Alda Teodorani, considerata un po’ come la regina dell’horror-noir metropolitano della narrativa italiana.