Lamezia: Vacantusi, al via laboratori teatrali nelle scuole

vacantusi-lt-laboratori– di Stefania Cugnetto
Lamezia Terme – Sono 55 gli alunni lametini che saranno coinvolti nell’esperienza del laboratorio teatrale, promosso dall’associazione teatrale “I Vacantusi”, e presentato questa mattina nella scuola media di Sant’Eufemia. Il progetto, partito già dall’anno scorso con il sostegno della famiglia del piccolo Antonio Federico, appassionato di teatro e volato in cielo a causa di una grave malattia, aveva portato gli alunni della scuola media Pitagora sul palco con uno spettacolo sul bullismo. Quest’anno il laboratorio vedrà salire sul palco gli alunni delle scuole medie di Sant’Eufemia e della “Don Saverio Gatti” di Capizziglie. Un progetto “di alto livello”, secondo la dirigente scolastica di vacantusi-lt-laboratori1Sant’Eufemia, la professoressa Fiorella Careri, “ho scelto di far partecipare i miei alunni perché la didattica laboratoriale è importante”, ha aggiunto la preside. Soddisfazione espressa anche dalla dirigente della scuola media Saverio Gatti, professoressa Anna Maria Rotella, che ha parlato di “opportunità per ragazzi che vivono un contesto socio-culturale difficile – ed ha chiosato – l’obiettivo è quello di offrire ai ragazzi qualcosa di diverso, qualcosa che sia una scuola di vita”. Entusiasmo e forte attenzione all’esigenze dei ragazzi, è stata espressa dal regista e refente del progetto, Giovanni Carpansano. “Quello che conta – ha spiegato Carpansano agli alunni presenti – è la didattica non la vacantusi-lt-laboratori2messa in scena, ciò che accade sul palco è il frutto di un percorso con e per i ragazzi”. Presente per l’amministrazione comunale, il sindaco Paolo Mascaro e l’assessore alla cultura, l’avvocato Graziella Astorino, entrambi soddisfatti dell’iniziativa, “il teatro è – ha affermato l’assessore – crescita interiore, l’obiettivo non è il successo ma il cambiamento personale”. “Il teatro – ha dichiarato il primo cittadino – deve eliminare le disguaglianze, deve tendere la mano ai compagni più deboli – e rivolgendosi ai ragazzi presenti, ha dichiarato, – voi siete il futuro e voi dovete pensare ad essere generosi verso tutti”.