Porto Gioia Tauro: Uil, il compito di Russo sara’ gravoso

porto-gioia-tauro-022Catanzaro – “La nomina del Professore Francesco Russo alla guida dell’autorita’ portuale di Gioia Tauro chiude il cerchio, rimasto aperto da troppo tempo, sulla gestione degli hub portuali nazionali. Quella che arriva da Roma e’ una notizia importante, finalmente positiva rispetto alle tante di carattere negativo che, in questi ultimi tempi si sono accumulate sul futuro del porto di Gioia Tauro”. E’ quanto dichiarano Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria, e  il segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Rizzo. “Siamo certi – spiegano – che l’assessore Russo, grazie alla sua grande competenza nel settore, dovuta ad anni di studio e approfondimenti sui temi della logistica anche portuale, unita all’esperienza politico amministrativa maturata dalla sua chiamata nel governo regionale, sia la persona giusta nelle cui mani affidare il timone dell’Autorita’ di Sistema portuale dello Stretto, la cui governance impattera’ notevolmente sul futuro di Gioia Tauro. Questa nomina, tanto attesa e ritenuta di fondamentale importanza, giunge in uno dei periodi piu’ difficili per lo scalo portuale gioiese. Una fase in cui le certezze del passato sono state messe in discussione da una crisi senza fine e dall’atteggiamento incomprensibile di Mct. Un’azienda – rilevano – che, a Catanzaro come a Roma, continua a ostinarsi in una posizione di netta chiusura rispetto alle sorti di questa infrastruttura fondamentale per il rilancio economico e produttivo della Calabria, mostrandosi, cosi’, irriconoscente verso i propri lavoratori e il territorio, che in questi anni hanno dato un importante contributo alla crescita dei numeri e del fatturato. Il compito del professore Russo – spiegano i due sindacalisti – sara’ gravoso. La sua nomina, infatti, si registra in un periodo politico in cui e’ evidente che i porti del Sud Italia siano usciti dagli schemi dei piani operativi del Governo. Che queste strutture produttive siano escluse dai nuovi progetti produttivi di tenore internazionale. Progetti concreti che – sottolineano – come la futura “Via della Seta”, escludono il porto gioiese, nonostante l’evidente baricentricita’ di Gioia Tauro rispetto al passaggio delle merci che attraverso il canale di Suez, arrivano nel mediterraneo per guadagnare i corridoi trasportistici del Nord Europa. Siamo fiduciosi per la designazione dal Mit. Allo stesso tempo, pero’, non possiamo non evidenziare – concludono – il fatto che se il Governo e gli esponenti della sua maggioranza dovessero disattendere quanto sostenuto in questi mesi su Gioia Tauro e il suo contesto produttivo allora, a Roma, non potra’ che aprirsi un confronto duro sul presente e il futuro di questo territorio”.