Lavoro: Ferro, Oliverio sordo agli stimoli dei corpi sociali

consigliere-Wanda-FerroCatanzaro  – “Spero che il governatore Oliverio, totalmente sordo agli stimoli e alle proposte della minoranza dai corpi sociali della Calabria, uscendo dalla propria realta’ parallela per calarsi nella situazione di grave difficolta’ in cui vivono tanti calabresi che, con la manifestazione sindacale di oggi, lanciano l’ennesima richiesta di aiuto”. Lo afferma Wanda Ferro, consigliera regionale del centro-destra, che ironizza: “‘Disattenti’, come le organizzazioni professionali agricole che lamentano i pesanti ritardi nel settore agricoltura, come Bankitalia che certifica il rallentamento dell’economia, come le associazioni ambientaliste che denunciano le inadempienze sul contrasto all’inquinamento del mare, come chi dalla minoranza cerca di suonare la sveglia al governo regionale che dopo oltre due anni e mezzo non solo non e’ riuscito a mettere la Calabria sulla strada della crescita, ma sembra addirittura avere innescato la retromarcia. Anche Cgil, Cisl e Uil – afferma Ferro – saranno definiti ‘disattenti’ dal governo Oliverio: come possono, anche i sindacati, non vedere i brillanti risultati ottenuti dal centrosinistra? Tra questi vorrei citare i passi da gigante compiuti da Oliverio nel campo della fisica quantistica, riuscendo a dimostrare in tempi da record l’esistenza dei mondi paralleli: al decimo piano della cittadella c’e’ una Calabria che corre, investe, crea benessere e occupazione, garantisce i diritti, sotto la guida illuminata del centrosinistra; il resto della regione – dice ancora Ferro – vive invece il dramma del precariato, l’assenza di politiche per il lavoro efficienti, le carenze nella sanita’ pubblica, l’odiosa disattenzione rispetto ai problemi della disabilita’, la crescita del disagio sociale e del bacino della poverta’ assoluta, i tagli al settore dei trasporti che trascinano i territori nell’isolamento, l’assenza di programmazione di interventi infrastrutturali capaci di diminuire il gap tra la nostra regione e il resto del Paese, la totale inadeguatezza del governo regionale rispetto alla valorizzazione dei settori trainanti dell’economia calabrese, dall’agricoltura, al turismo, alla cultura”.