Regione: Biondo (Uil), si apre anno di grande responsabilita’

Catanzaro  – “Il 2018 dovra’ essere un anno di grande responsabilita’ per tutti, a partire dalla Regione Calabria per arrivare ai Comuni, al mondo delle imprese e al sindacato”. Lo ha affermato il segretario generale della Uil regionale, Santo Biondo. Interpellato dall’Agi sulle prospettive della Calabria, Biondo ha anzitutto delineato un quadro di varie criticita’. “Dopo la grande manifestazione alla “Cittadella” del 16 novembre – ha esordito – ci saremmo aspettati dalla Regione qualche segnale di ripresa, invece non e’ stato cosi’: il confronto che abbiamo invocato su alcune nostre proposte in tema di lavoro, infrastrutture, Por e politiche sociali non e’ decollato, con il risultato che sul fronte occupazionale non sono ancora partiti i bandi delle politiche attive, e per i precari si parla ancora di contrattualizzazione e non di stabilizzazione. Sulla gestione dei fondi comunitari – ha detto il segretario della Uil Calabria – la realizzazione arranca e registra molte lentezze, se e’ vero che in questi tre anni su due miliardi solo 50 milioni sono stati immessi nel circuito regionale. Anche il “Masterplan” non e’ entrato nella fase di attuazione: nel 2016 si e’ spesso parlato di uno studio di fattibilita’ per l’Alta Velocita’ ma ad oggi non se ne sa ancora nulla. Anche la riforma degli enti locali e’ ancora solo sulla carta, con un Osservatorio regionale che si sara’ riunito non piu’ di tre volte in questi anni. Per non parlare – ha rimarcato Biondo – dello scontro istituzionale sulla sanita’, la cui unica conseguenza e’ stata quella di danneggiare i cittadini calabresi”.

Il segretario della Uil si e’ poi soffermato sul tema del porto di Gioia Tauro: “Il rilancio dell’infrastruttura gioiese – ha aggiunto – e’ stato uno dei punti di forza della campagna elettorale del presidente della Regione Oliverio, ma le ultime vicende denotano una grande difficolta’, acuite anche da lentezze a livello nazionale. L’Autorita’ portuale – ha rilevato Biondo – stenta a sviluppare la sua azione, l’Agenzia con la quale dovevano essere ricollocati i 376 lavoratori in esubero esclusi da Mct non sembra fornire adeguate prospettive anche perche’ non arrivano gli investimenti annunciati dai governi nazionale e regionale”. Secondo Biondo “in modo oggettivo, senza scadere nel populismo, e’ innegabile che in questi tre anni di legislatura i risultati sono stati pochi, con una Regione che non e’ riuscita a esprimere una forte governance ne’ ad avere una voce autorevole sul piano nazionale, limitandosi spesso a navigare a vista. E’ vero – ha sostenuto il segretario della Uil – che ci sono segnali di ripresa del Pil calabrese, ma questo e’ l’effetto trascinamento della ripresa a livello nazionale piu’ che il frutto di politiche strutturali della Regione”. Per il futuro Biondo ha espresso “preoccupazione per i tanti ritardi che ancora registriamo rispetto alle emergenze della Calabria. Alla Regione chiediamo un confronto serrato e un atto di responsabilita’ rispetto alle richieste che il 16 novembre scorso ha portato 7mila calabresi, in un giorno di lavoro, a manifestare alla “Cittadella”: a nostro avviso – ha proseguito il segretario della Uil – e’ necessario che la Regione individui alcune priorita’ e su quelle concentri tutti i suoi sforzi, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione. Ma anche i Comuni non devono giocare allo scaricabarile e trincerarsi sempre dietro le lentezze della Regione, cosi’ come pure le forze economiche e sociali devono fare la loro parte. Il 2018 – ha concluso Biondo – dovra’ essere un anno di grande responsabilita’ per tutti, a partire dalla Regione per arrivare ai Comuni, al mondo delle imprese e al sindacato”.