Agroalimentare: Sbarra, vere riforme per elevare produttivita’

Vibo Valentia – “La globalizzazione dei mercati e le dinamiche di Impresa 4.0 mettono l’agroalimentare italiano di fronte a sfide ineludibili, sulle quali si misurera’ la capacita’ di tenuta di un settore essenziale per la crescita e la coesione nazionale. Occorre agire su leve istituzionali, contrattuali e bilaterali per innovare il comparto su modelli che saldino produttivita’ e tutela del lavoro, competitivita’ e progresso sociale”. Cosi’ Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, intervenendo a Maierato (Vibo Valentia) a margine di un’iniziativa sulla produttivita’ organizzata dall’azienda Callipo. “Le aziende vincenti – ha aggiunto il sindacalista – sono quelle che, come Callipo, investono su relazioni industriali costruttive, sulla crescita del capitale umano, sull’incremento delle competenze”. La valorizzazione di queste realta’ passa anzitutto per “una riduzione del carico impositivo su lavoro e impresa, con un abbattimento del cuneo fiscale per agevolare dinamiche di competizione”. Riforma da affiancare a un “grande investimento sulla formazione e l’aggiornamento delle competenze: obiettivo essenziale per elevare produttivita’ ed efficienza, qualita’ di processo e di prodotto, e per saldare questi obiettivi a rilevanti traguardi salariali e normativi per i lavoratori”. Terzo asse su cui operare, specialmente nel Mezzogiorno, e’ la difesa della distintivita’ e della tipicita’, “con norme su tracciabilita’ ed etichettatura adeguatamente concertate con l’Europa e capaci di tutelare le nostre produzioni di eccellenza”. L’agenda agroalimentare per il 2018 “deve reggersi infine sul rilancio di relazioni industriali responsabili, partecipative, vicine alle specificita’ del territorio, con il consolidamento della contrattazione di secondo livello e del sistema bilaterale, e accordi che ambiscano ad innalzare competitivita’ e produttivita’, generando nuova ricchezza da redistribuire anche sui lavoratori”, ha concluso Sbarra.