Calabria: Sposato (Cgil), riaprire tavolo su Gioia Tauro e Zes

Catanzaro – “In Calabria le imprese pagano il lavoro dei giovani a 500 euro come alternativa all’emigrazione che, secondo le loro tesi, rappresenterebbe un costo. E’ una tassa di permanenza, e’ sfruttamento del lavoro. Serve responsabilita’ sociale delle imprese”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, intervenendo a Bari a un dibattito sulle politiche industriali nel Mezzogiorno al quale ha partecipato anche il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. “Al ministro Lezzi – ha proseguito Sposato – ho ribadito la necessita’ di riaprire il tavolo su Gioia Tauro e sugli investimenti nella Zes. Serve una strategia industriale nazionale, servono investimenti pubblici e una politica di investimenti privati, per delocalizzare e attrarre al Sud grandi industrie. E – ha concluso il segretario generale della Cgil Calabria – serve una spesa mirata e meno farraginosa delle risorse comunitarie, finalizzata a puntare sul lavoro e sul capitale umano”.