Scajola: doppia udienza a Reggio Calabria, in aula anche la Rizzo

Claudio Scajola

Claudio Scajola

Reggio Calabria – Doppia udienza oggi davanti al Tribunale di Reggio Calabria, Natina Prattico’ presidente, per il processo scaturito dall’operazione Breakfast, conclusa dalla Dia con l’arresto l’8 maggio scorso dell’ex ministro Claudio Scajola per procurata inosservanza di pena a favore dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena. Stessa accusa, con l’aggiunta di intestazione fittizia di beni, anche per l’arresto di Chiara Rizzo, la moglie dell’ex deputato e armatore, latitante a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dopo la condanna a 5 anni, recentemente ridotti a 3 dalla Cassazione, per concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo per l’ex ministro e per la segretaria di Matacena, Mariagrazia Fiordelisi, e’ iniziato gia’ da alcune udienze. Da pochissimo invece e’ approdato al rito ordinario il processo a carico di Chiara Rizzo e Martino Politi, uomo di fiducia di Matacena, che avevano inizialmente scelto il rito abbreviato, salvo cambiare idea dopo l’integrazione dell’accusa che ha contestato alla Rizzo anche l’aggravante mafiosa e nuovi episodi di intestazione fittizia. Ancora il presidente non ha sciolto la riserva sulla eventuale riunione dei due processi, cosi’ come auspicato anche dal pm della DDA Giuseppe Lombardo. Stamani quindi Scajola e Rizzo si sono incrociati per un attimo all’ingresso dell’aula. Quanto all’ex ministro l’udienza e’ stata ancora dedicata alla testimonianza del vice questore aggiunto Leonardo Papaleo, all’epoca delle indagini in forza alla Dia di Reggio Calabria, che ha ripercorso le presunte manovre di Scajola per agevolare il passaggio di Matacena in Libano. Racconto che proseguira’ ancora nelle prossime udienze, la prima e’ fissata al 25 marzo. Quanto all’udienza per Chiara Rizzo e Martino Politi, invece, la giornata e’ stata dedicata alle numerose eccezioni preliminari illustrate dai rispettivi avvocati, Bonaventura Candido e Corrado Politi e alle repliche del pm. Il Tribunale ha rinviato l’udienza all’11 marzo, per sciogliere la riserva sulle eccezioni difensive. L’avvocato Candido a fine udienza ha presentato istanza di revoca della misura cautelare per Chiara Rizzo, ancora oggi gravata dall’obbligo di dimora e rientro a casa la sera alle ore 20 fino alle 8 del mattino.