‘Ndrangheta: cosche in Svizzera, 2 condannati a Reggio Calabria

rp_tribunale_reggio_02-07-300x167.jpgReggio Calabria, 23 ott. – Il gup di Reggio Calabria, Domenico Santoro, ha condannato Antonio Nesci e Raffaele Albanese rispettivamente a 14 e 12 anni di reclusione per associazione mafiosa. La sentenza giunge a conclusione del processo di primo grado celebrato con rito abbreviato e scaturito dall’operazione “Helvetia” contro la ‘ndrangheta, che ha fatto luce sull’esistenza di un ‘locale’ (una sorta di cellula, una struttura dell’organizzazione, ndr) in Svizzera. Il pm della DDA di Reggio Calabria, Antonio De Bernardo, aveva chiesto al termine della requisitoria la condanna a 16 e 14 anni per Nesci e Albanese, difesi dagli avvocati Emanuele Genovese e Giovanni Vecchio. L’operazione, condotta dai carabinieri nell’agosto dello scorso anno, aveva portato al fermo di 18 indagati, accusati a vario titolo di aver dato vita a cosche di ‘ndrangheta in Svizzera, ma collegate alle cosche reggine. In particolare, secondo l’accusa, il ‘locale’ della cittadina elvetica di Freuenfeld sarebbe operante gia’ da 40 anni, pur rimanendo alle strette dipendenze del “crimine” di Polsi. Nesci, presunto capo del locale di Freuenfeld, e Albanese erano stati fermati mentre erano presenti in Italia al momento dell’operazione dei carabinieri, per gli altri 16 indagati in territorio elvetico erano state attivate le procedure estradizionali.