Processo Fedilbarc: assolti Fedele e Aiello

pagliuso-francesco-14Lamezia Terme – Dopo dieci anni si conclude la vicenda giudiziaria del porticciolo di Gizzeria Lido. Nella mattinata, infatti, il Tribunale Penale collegiale di Catanzaro ha emesso la sentenza di assoluzione con la formula terminativa più ampia (perché il fatto non sussiste) nei confronti di Filadelfio Fedele e Antonietta Aiello difesi dagli Avvocati Francesco Pagliuso e Pino Zofrea e nei confronti di tutti gli altri imputati. L’inchiesta sul porticciolo turisitico “Il Delfino” di Gizzeria Lido, coinvolse originariamente 33 imputati poiché, secondo le accuse, nell’area del porticciolo, realizzato dal 1993, non avrebbe potuto sorgere alcuna struttura in quanto area sito di interesse comunitario, sottoposta quindi a rigorosi vincoli paesaggistici ed ambientali previste dalle norme comunitarie e nazionali. Il processo nato a Lamezia Terme, si divise in due tronconi a seguito della sentenza del GIP di Lamezia Terme, che dichiarò la propria incompetenza per territorio in relazione ad alcuni dei capi di imputazione. A seguito di quella decisione nacquero il Processo Fedilbarc, davanti al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro ed il processo Marineland proseguito presso il Tribunale di Lamezia Terme. Anche nel processo Marineland, che si è concluso il 28 maggio 2013, l’Avvocato Francesco Pagliuso ottenne l’assoluzione dei propri assistiti. L’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Catanzaro nell’indagine in questione, quindi, non aveva superato il vaglio del GIP di Lamezia Terme, né per gran parte quello del Giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro che aveva dichiarato sentenza di non luogo a procedere per molti dei capi di imputazione. Per quanto riguarda altri dei capi di imputazione, per cui il Giudice per le Indagini di Lamezia Terme aveva già dichiarato la propria incompetenza, il Giudice catanzarese aveva accolto le eccezioni sollevate dall’ Avvocato Pagliuso dichiarando conflitto negativo di competenza e disponendo, quindi, la trasmissione degli atti del processo alla Corte di Cassazione che a sua volta ritrasmesse gli atti al Tribunale di Catanzaro. La Dottoressa Maiore, quindi, infine, emesso decreto di rinvio a giudizio in relazione ad uno solo dei capi di imputazione, per quattro degli imputati, il dirigente di servizio Rita Antonietta Mattei (difesa dall’Avvocato Annarita Amato), il responsabile del procedimento per il rilascio della concessione presso il Dipartimento Urbanistica e Demanio della Regione Calabria Angelo Colaci (difesa dall’Avvocato Accorinti), e per gli Amministratori della Fedilbarc, Antonietta Aiello e Filadelfio Fedele (difesi dagli Avvocati Francesco Pagliuso e Pino Zofrea). E così, nel corso della lunga istruttoria innanzi al Tribunale Penale Collegiale di Catanzaro, sono stati sentiti molti testimoni che hanno acclarato l’assoluta correttezza dell’operato degli imputati all’atto di richiedere le concessioni da parte di Fedele Filadelfio il quale, a causa delle resistenze fatte da alcuni funzionari della Regione, giunse addirittura a richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine. Cosicché con la sentenza emessa in data odierna la vicenda del porticciolo “Il Delfino” di Gizzeria definitivamente si conclude con l’assoluzione di tutti gli imputati ed in particolar modo degli imputati principali, Filadelfio Fedele e Antonietta Aiello. Dalla sentenza di assoluzione consegue l’integrale dissequestro dell’area portuale originariamente posta sotto sequestro perché attinta da misura cautelare reale. Sul punto, l’Avvocato Francesco Pagliuso ha così inteso esprimersi: “ Spero che a questo punto i lametini potranno finalmente godersi le loro barche senza doversi rifugiare in porti lontani”.