‘Ndrangheta: clan Mancuso, 10 condanne e 8 assoluzioni

corte-appello18Vibo Valentia  – Otto condanne e dieci assoluzioni. Questa la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro nel processo contro il clan Mancuso di Limbadi (Vv), fra i piu’ potenti dell’intera ‘ndrangheta, nato dall’operazione “Black money” scattata nel 2013. Il pm Marisa Manzini aveva chiesto condanne per 76 anni e 4 mesi complessivi, la Corte ha comminato pene per 41 anni e 7 mesi. Fra le assoluzioni “eccellenti”, quelle di: Antonio Maccarone (genero del defunto boss Pantaleone Mancuso, detto “Vetrinetta”, gia’ assolto in primo grado e per il quale il pm aveva chiesto 5 anni e 6 mesi); l’imprenditore Domenico De Lorenzo, il commercialista di Catanzaro Giuseppe Ierace, Giuseppe Raguseo (genero del boss Cosmo Mancuso); Nunzio Manuel Calla’, ritenuto il presunto “braccio-destro” del boss Pantaleone Mancuso, detto “Scarpuni”, e Mario De Rito (5 anni e 4 mesi in primo grado). Confermate le condanne per Orazio Cicerone, Antonio Cuturello e Francesco Tavella. Condannati anche Giovanni D’Aloi (8 anni e 6 mesi) ed i fratelli Giuseppe e Fabio Costantino (6 e 5 anni). Alla luce della sentenza reggono parzialmente le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dalla Guardia di Finanza, mentre non reggono le indagini del Ros di Catanzaro denominate “Purgatorio”. Le tre attivita’ investigative erano poi tutte confluite nell’inchiesta “Black money”.